SANTA MARIA CAPUA VETERE/CASERTA. Il piccolo è nato, ma per il momento non può vedere la sua mamma. La 28enne sammaritana sta infatti affrontando la battaglia più difficile: è in coma farmacologico con un polmone ormai collassato per le conseguenze del virus.
A raccontare la vicenda alla pagina Ciò che vedo in città è la sorella Maria, che svela l’odissea vissuta tra l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano dove era stata scoperta la positività e il Secondo di Policlinico dove è nato il bimbo.
La vicenda
“Mia sorella Palma reale, 28 anni, di incinta 8 mesi si era recata al pronto soccorso di Caserta per dolori di pancia e difficoltà respiratorie l’ospedale di Caserta: effettua come per prassi un tampone risultato positivo Cosa succede?mia sorella viene mandata a casa! Curare a casa le dicono, da incinta con problemi respiratori in atto senza fare una tac nulla!” racconta a Ciò che vedo in città.
“La situazione degenera subito dopo pochi giorni ora mia sorella e in gravissime condizioni ricoverata al Secondo Policlinico di Napoli dove in primis hanno fatto nascere il bambino di urgenza che fortuna sta bene mia sorella e in Terapia Intensiva intubata in coma farmacologico con ventilatori polmonari un polmone collassato l’altro molto danneggiato, una ragazza di 28 anni sana che non ha mai fumato con 3 bambine che la aspettano a casa e marito ora tutti positivi naturalmente.
Ditemi voi se questi sono i medici che devono curarci??? Mia sorella si poteva prendere in tempo se fosse stata ricoverata ! Se fosse stata fatta solo una lastra ai polmoni…io non so come andrà a finire e non ci voglio nemmeno pensare ma spero che mai nessuno capiti ciò che è successo a mia sorella che alcuni medici si passano la mano per la coscienza detto questo vi chiedo solo di pregare per lei.”