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Genny, dolore e speranza nel luogo della tragedia: genitori alla fiaccolata. VIDEO

 

CASERTA. Nello stesso posto di 7 giorni fa. Invece dei coltelli, però risuona il violino. Il frastuono e le urla sono sostituiti da silenzio e dai colori candidi dei palloncini.

Via Vico non sembra nemmeno la stessa, stasera, mentre fa da scenario alla fiaccolata organizzata dal comitato delle mamme casertane e dal comitato Vivibilità cittadina per ricordare Gennaro Leone.

Presenti i genitori del 18enne pugile assassinato con una coltellata da un coetaneo di Caivano che hanno invocato un atto di pentimento sincero. Avvistati anche alcuni dei rappresentanti delle coalizioni elettorali ufficializzate questa mattina. Tra suoni, palloncini bianchi e lacrime è un sabato unico nella sua drammaticità in queste stradine che a quest’ora di solito pullulano di ragazzi, risate, drink e purtroppo anche violenza.

L’omelia del vescovo

 “Il colpevole non può essere una sola persona, sarebbe troppo ipocrita. I colpevoli siamo in tanti. Quando accadono cose come queste, forse l’atteggiamento più giusto e quello di domandarsi se noi abbiamo fatto tutta la nostra parte”. Così il vescovo di Caserta Pietro Lagnese si è espresso ieri nel corso della sua omelia tenuta alla chiesa dello Spirito Santo di San Marco Evangelista per i funerali di Gennaro Leone.

“Il sangue di Gennaro non deve cadere invano ma deve far nascere giovani che dicono no a violenza, al bullismo, all’indifferenza. Che dicono no all’idea di camminare con un coltello in tasca”, ha concluso il vescovo. Il sindaco di San Marco Evangelista Gabriele Cicala, alla fine della messa, dall’altare ha annunciato che “il Comune si costituirà parte civile, e non per sentimento di vendetta, ma per giustizia e perché queste cose non accadano mai più”.

VIDEO (M. Raimondi)