San Felice a Cancello. Buone notizie per il 42enne di via Falda Rino Gagliardi, alias ‘o pizzaiuol, in carcere dallo scorso 21 luglio per le oramai note vicende della gang della droga.
Per lui, difeso dall’avvocato Clemente Crisci, è caduta l’accusa di associazione, un viatico significativo in vista del processo che verrà.
Lo abbiamo sempre detto che la gang guidata da Alessio Biondillo, nel periodo relativo alle indagini sui cui poggia l’ordinanza, era formata soprattutto da un nucleo centrale, il resto erano solo clienti, cioè pusher che acquistavano all’ingrosso e rivendevano al dettaglio, e spesso le quantità erano significative.
Biondillo era il capo promotore e leader indiscusso, il suo vice era Luca Affinita, poi c’era Patrizio Fruggiero esperto in confezionamento delle dosi, Andrea Di Caprio era corriere e autista del 44enne di via Ponte Trave, ed infine il meccanico Napolitano custodiva tutti i carichi di bianco e nero che erano nelle disponibilità del gruppo, si parla di chili e chili di droga.
L’arco di tempo preso in esame dalle intercettazioni è tra giugno e ottobre 2019, ma la gang secondo quanto ne sappiamo conta anche di altri elementi apicali nella sua conformazione storica che in quel periodo non appaiono perché evidentemente si trovavano altrove.
Fanno questo da diversi anni
Si tratta di un sodalizio che lavora da diversi anni sul territorio, per loro è un lavoro a tutti gli effetti, con le ferie e le feste comandate.
Tutto quello che è emerso nell’ordinanza ha confermato quanto abbiamo scritto in questi anni sull’importanza che ha nell’economia della valle il giro della droga.
Le similitudini con la serie Gomorra
Tantissime le similitudini con tante scene che la serie Gomorra ha descritto nelle sue puntate relative all’organizzazione dello spaccio tra Secondigliano e Forcella.
Ora con Biondillo fuori gioco ne stanno sicuramente approfittando quelli di San Marco e poi ci sono alcuni battitori liberi che avranno visto aumentare le richieste.
Per il resto e ci riferiamo a questo ambito di illegalità diffusa, a corollario di quanto si dice in giro, se il bello deve ancora venire, lo scopriremo solo vivendo...
Noi ci faremo trovare pronti per raccontarvelo, la prima serie è andata in scena, vedremo se ci sarà un sequel magari più corposo, più puntate da snocciolare ai nostri appassionati lettori che hanno gradito non poco il lavoro realizzato (ad un certo punto gli articoli ci venivano proprio richiesti).