MARCIANISE. Nessuna misura per il factotum dei Belforte. Evita altre restrizioni e resta libero Domenico Di Lillo, 54 anni. Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sezione misure di prevenzione, ha respinto il ricorso della Dda che aveva chiesto nuove misure per l’uomo, che aveva già scontato una pena di 8 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Di Lillo è considerato vicino alla famiglia del boss Salvatore Belforte e infatti venne coinvolto nel gennaio 2014 nel blitz che portò all’arresto del rampollo dei Mazzacane, Camillo Belforte, poi pentitosi. In seguito a quell’indagine venne condannato a 8 anni ed espiò la pena.
Dopo la scarcerazione, la Dda ha chiesto l’applicazione della misura di prevenzione per 2 anni. Il tribunale però ha accolto la tesi difensiva, rappresentata dall’avvocato Nicola Musone, lasciandolo in libertà.