Nella mattinata odierna, a Santa Maria Capua Vetere, San Prisco e Cento (FE), i Carabinieri della Stazione di San Prisco (CE) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare,emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su conforme richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di cinque persone (tre in carcere, due agli arresti domiciliari),gravemente indiziate a vario titolo dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish e detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso (artt. 74 e 73 d.P.R. 309/’90, 81 cpv. e 110 c.p.).
Il provvedimento cautelare costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, inizialmente coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e successivamente, attesa la sussistenza del reato associativo, dalla Direzione Distrettuale Antimafia. In particolare, le indagini, svoltetra la fine del 2015 e quella del 2018, attraverso intercettazioni telefoniche, dichiarazioni degli assuntori delle sostanze stupefacenti nonché attività di riscontro, hanno consentito di:
Le intercettazioni captate hanno altresì permesso di fotografare il modus operandi alquanto innovativo dei componentidell’associazione: il promotore, infatti, comunicava con gli altri associati anche mediante un sistema informatico di messaggeria criptato noto come “Surespot” e provvedeva in parte all’approvvigionamento di stupefacenti (in particolare, di marijuana) del gruppo attraverso il servizio postale, previ accordi formalizzati via internet con pagamento dei fornitori in moneta virtuale “Bitcoin”.
La stretta sinergia tra la Direzione Distrettuale partenopea e la Procura presso il Tribunale per i minorenni di Napoli haconsentito la contestuale emissione, da parte di quest’ultimo Ufficio, dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti degli indagati minorenni.
Queste le persone sottoposte a custodia cautelare:
Indagati destinatari della misura cautelare della custodia in carcere
Indagati destinatari della misura degli arresti domiciliari