San Felice a Cancello. Abbiamo analizzato in lungo ed in largo la figura del principale protagonista dell’ultima ordinanza con gli arresti del 21 luglio, il 41enne Andrea Di Caprio.
Un’inchiesta basata soprattutto su di lui che è stato quello più intercettato per i noti motivi.
A De Caprio non piaceva molto quel mondo e cercava sempre un escamotage per guadagnare di più, per fare il colpaccio.
Ma spesso la disperazione prendeva il sopravvento, soprattutto per via del fatto che vedeva Alessio Biondillo guadagnare tra i due e i tre mila euro a settimana, lo dice proprio lui.
“Lo sai quanto ci esce ogni pacchettino? Lo sai quanto ci esce la sopra? Guadagni 2/3 mila euro.
Poi se ne viene, glielo vai a dire, mo domani ti faccio vedere… dice e io che guadagno? E io che guadagno? E poi mi presi, dice alla faccia del cazzo, allora che vuoi fare?”.
In pratica Di Caprio critica Biondillo che piange sempre miseria, in effetti su questo punto ha ragione, anche in altre parti dell’indagine il 44enne di via Ponte Trave stigmatizza questa situazione, chiaramente lo fa perché sta insieme alla sua ciurmaglia e non vuole che gli altri pensino a quanto si prende.