San Felice a Cancello. Nella prima metà di luglio 2019 la valle Caudina veniva inondata di cocaina grazie alle forniture dei sanfeliciani al ras di Airola Francesco Buono.
Nonostante i precedenti interventi dei carabinieri che avevano richiesto le immagini delle telecamere presso un negozio di Arpaia, dove avvenivano gli incontri, tocca ancora ad Andrea Di Caprio effettuare il trasporto, è il 12 luglio: 200 grammi.
Andrea decide di cambiare auto e di utilizzare quella di un parente, è lui a dettare le condizioni.
La preparazione della vettura per celare la droga avviene da Luca Affinita verso ora di pranzo e la partenza è fissata verso le 14 e 50, direttamente dalla casa della capa di bomba 41enne.
Tutto va a gonfie vele, la consegna si conclude benissimo e Ciccio di Airola gli regala pure 100 euro.
Alla fine il piano che Andrea aveva quasi preteso, cioè partire da casa sua ha funzionato.
Di Caprio: Sono partito da casa mia sto in grazia di Dio! Non ho niente da vedere! Stavo una meraviglia.
Alessio. te l’ha fatto il regalo?
Andrea Eh, mi ha dato cento euro. Ha detto: wagliò teh. Io ho detto: ce l’ho non ti preoccupare…
Ma Andrea, oltre ad essere doppiamente soddisfatto per la mazzettella del ras di Airola e per la riuscita del viaggio, ha buone nuove per l’organizzazione.
Infatti durante il viaggio ha incontrato per ben due volte Clemente Saccavino detto Messi.
E’ lui stesso a raccontarlo: “Vuole avere a che fare con noi Messi”.
Ma Alessio all’inizio frena, sapendo che Saccavino si rifornisce da un pregiudicato che rispetta: “Eh ma non dargli corda”.
Poco più avanti però effettivamente Messi di Forchia lascerà i sammarchesi per divergenze e si rifornirà da loro e non solo, perché in quel periodo le cose gli girano bene e dovrà anche fare un viaggio verso un terzo fornitore che gli risulterà fatale, infatti sarà arrestato.
Tornando a Di Caprio emerge la sua grande soddisfazione, da questo momento si sente ancora più intraneo al vertice e metterà bocca in tante situazioni.
