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Operatori ecologici senza stipendio: avviata messa in mora verso consorzio e Comune

Recale. Sul piede di guerra gli addetti al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani del Comune di Recale.

Gli operatori ecologici non hanno ancora percepito dal C.I.T.E., il Consorzio che cinque anni fa si aggiudicò l’appalto indetto dal Comune di Recale,   la XIII mensilità e  la retribuzione del mese di gennaio.

 

Gli operatori ecologici, dopo aver vanamente richiesto il pagamento al  C.I.T.E.,  hanno conferito mandato agli avvocati Adriano ed Antonio Tufariello di costituire in mora il datore di lavoro,  nonché il committente Comune di Recale, che,  ai sensi dell’art. 30 comma 6 del D.Lgs n. 50/2016,  in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente,  è obbligato al pagamento diretto, in favore dei lavoratori, delle  retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’affidatario del contratto.

 

La decisione di agire nei confronti del Comune di Recale è dipesa anche dalle precarie condizioni finanziarie in cui versa il C.I.T.E., soggetto a pignoramenti da parte di fornitori e dipendenti

Analoga iniziativa è stata assunta recentemente  anche dai lavoratori del C.I.T.E. in servizio presso il Comune di S. Antimo, il quale, perdurando l’inadempimento del Consorzio,  ha provveduto direttamente al pagamento in favore degli operatori ecologici