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Ucciso in casa da genero e figlia, data chiave per i fidanzatini-killer

 

CERVINARA/ARIENZO. Il 27 ottobre giudizio immediato per i fidanzatini diabolici, uccisero il padre di lei. Giudizio immediato per Giovanni Limata ed Elena Gioia. I due fidanzatini infernali compariranno davanti al tribunale di Avellino Mercoledì 27 ottobre. Dovranno rispondere dell’uccisione di Aldo Gioia,padre di Elena.

Le accuse

Giovanni Limata, residente a Cervinara originario da parte materna della frazione Costa di Arienzo,è difeso dagli avvocati Kalpana Marro e Fabio Russo. Mentre Elena Gioia è assistita dall’avvocato Livia Rossi del foro di Roma.

Pesanti le accuse per i due fidanzatini. Dovranno rispondere di avere ucciso in modo premeditato Aldo Gioia. Il terribile fatto di sangue avvenne la sera di venerdì 24 aprile, lungo il principale corso della città di Avellino.

La porta di casa al 23enne di Cervinara fu aperta da Elena Gioia. Secondo i piani dei due fidanzati, l’intera famiglia della ragazza doveva essere sterminata senza pietà. Ma, probabilmente, proprio la resistenza del padre di Elena mise in allarme gli altri componenti del nucleo familiare e tutto sfumò.

La loro posizione

Dal 24 aprile, entrambi si trovano reclusi a Bellizzi Irpino ed ora arriva il giudizio immediato, chiesto dal titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Russo e concesso dal gip Cassano.