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Neonato morto, i medici: “Bimbo era già privo di vita in grembo”

 

MONDRAGONE. Una morte pre-parto e non durante il parto. E’ questa la tesi dei medici della clinica Pineta Grande di Castel Volturno che hanno curato il travaglio di Michel, la giovane madre del piccolo Francesco, il bimbo di Mondragone nato già privo di vita nella mattinata di lunedì.

Sul caso è in corso un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in sinergia coi carabinieri del reparto territoriale di Mondragone, ai quali Antonio, il 19enne padre, ha presentato denuncia.

Secondo quanto evidenziato dalla direzione della struttura sanitaria domiziana la giovane si è recata al Pronto Soccorso della struttura riferendo di non percepire alcun movimento del feto dal giorno precedente. La paziente, a seguito di accertamenti, veniva accettata con diagnosi MEF (Morte Endouterina Fetale).

Chiara la posizione della clinica: “Il personale ha tempestivamente informato la paziente e i familiari che alla notizia hanno avuto una reazione scomposta, ma comprensibile, udita anche dalle altre pazienti in spazi adiacenti. Essendo la paziente in travaglio, con attenzione, umanità e massima cura, è stata accompagnata in sala parto per l’espletamento della nascita per via naturale. Il bambino è nato, come preannunciato, già morto. La Direzione del Pineta Grande Hospital esprime profondo cordoglio alle famiglie e piena ed incondizionata fiducia al lavoro della magistratura”.

L’autopsia fissata nelle prossime ore dalla Procura potrà ulteriormente far luce sulla vicenda.