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Milioni di litri di carburante pezzotto nei distributori casertani: così creano mix letale ai motori

 

 

CASERTA/SAN NICOLA LA STRADA. Non si arresta l’indagine delle fiamme gialle sul carburante di contrabbando smerciato nei distributori della provincia di Caserta.

L’imprenditore 60enne di San Nicola la Strada, cui la Guardia di Finanza ha sequestrato l’azienda, altri immobili e autovetture per un valore di 740mila euro, pari al presunto risparmio d’imposta realizzato, potrebbe non essere un caso di isolato.

L’indagato – secondo la Procura – avrebbe commercializzato in poco più di due anni oltre un milione di litro di gasolio di contrabbando, manomettendo l’impianto di erogazione,  Dalle indagini realizzate dai finanzieri di Caserta e coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è emerso che l’imprenditore, titolare di un distributore di carburanti di una nota azienda (risultata estranea alla frode), avrebbe manomesso le colonnine erogatrici e i meccanismi di conteggio dei litri versati nei serbatoi; avrebbe poi erogato carburante in nero attraverso la miscelazione di diversi varietà di idrocarburi, con ripercussione sull’emissioni in atmosfera e sui motori delle vetture, visto che il carburante miscelato, è emerso, era di bassa qualità.

Nel corso dell’operazione i finanzieri hanno sequestrato anche 50mila litri di gasolio di contrabbando. Un quantitativo enorme ma che potrebbe essere un’inezia. Già nelle prossime settimane potrebbero scattare altre perquisizioni nella zona ai danni di imprenditori del settore. Le segnalazioni in possesso dei baschi verdi sono tante e sembrano concordare verso un modus operandi che potrebbe essere comune a diverse attività; a discapito ovviamente dei cittadini che, inconsapevoli, rischiano anche di danneggiare i loro motori.