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Mattanza carcere, inchiesta si allarga: sospesi salgono a 77. I NOMI

 

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Salgono a 77 le sospensioni decise dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, sui fatti accaduti nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere l’anno scorso. Lo si apprende da fonti dello stesso Dap. Oltre alle 52 già firmate nei confronti dei destinatari a vario titolo delle misure cautelari, il Dap ha provveduto subito, una volta ricevuta l’ordinanza del gip, anche a sospendere dal servizio altri 25 tra agenti e dirigenti, compresi i due vicedirettori e un vicecomandante dello stesso istituto. Sono stati già richiesti all’autorità giudiziaria anche altri atti, per valutare le condotte di altri indagati, per cui non è stata avanzata alcuna richiesta cautelare. E’ previsto invece per martedì l’inizio dell’attività ispettiva straordinaria nell’istituto “Uccella” di Santa Maria Capua Vetere disposta dal Dap.

I nomi

Figurano anche i due vice direttori del carcere e il vice comandante della Polizia Penitenziaria tra le altre 25 persone sospese dal Dap per i pestaggi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, il 6 aprile 2020. I nuovi 25 provvedimenti, emessi ieri, vanno ad aggiungersi ai precedenti 52 che riguardano le persone raggiunte dai provvedimenti cautelari emessi lunedì scorso dal gip Sergio Enea su richiesta dell’Ufficio inquirente coordinato dal procuratore Maria Antonietta Troncone

Tra i 52 destinatari delle misure cautelari figurano gli arrestati

 

Carcere: Salvatore Mezzarano, Oreste Salerno, Pasquale De Filippo, Michele Vinciguerra, Angelo Bruno, Felice Savastano, Gennaro Loffredo, Antonio De Domenico

Domiciliari: Pasquale Colucci, Gaetano Manganelli, Anna Rita Costanzo, Salvatore Piccolo, Giuseppe Conforti, Alessandro Biondi, Angelo Iadicicco, Vincenzo Lombardi, Francesco Vitale, Gabriele Pancaro, Fabio Ascione, Rosario Merola, Raffaele Piccolo, Andrea Pascarella, Giuliano Zullo, Giacomo Goluccio, Claudio De Siero, Clemente Mauro Candiello

Le misure

■ n. 8 misure cautelari applicative della custodia in carcere nei riguardi di un Ispettore Coordinatore del Reparto Nilo e n. 7 assistenti/agenti della polizia penitenziaria, tutti in servizio presso la casa circondariale di S.M.C.V.;

■ n. 18 misure cautelari applicative degli arresti domiciliari nei confronti del Comandante del Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti del Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano/Comandante del “Gruppo di Supporto agli interventi”, del Comandante Dirigente pro tempore della Polizia Penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere, della Commissaria Capo Responsabile del Reparto Nilo del medesimo istituto, di un sostituto commissario, di tre ispettori Coordinatori Sorveglianza Generale presso l’istituto e di n. 11 assistenti/agenti della polizia penitenziaria, sempre in servizio presso la Casa Circondariale di S.M.C.V.;

■ n. 3 misure cautelari coercitive dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza nei riguardi di tre ispettori della polizia penitenziaria, tutti in servizio presso la casa circondariale di S.M.C.V.;

■ n. 23 misure cautelari interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio rispettivamente rivestito, per un periodo diversificato, tra i 5 ai 9 mesi, nei confronti della comandante del Nucleo Investigativo Centrale della polizia penitenziaria, Nucleo Regionale di Napoli, del Provveditore Regionale per la Campania, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria nonché n. 21 +Assistenti/Agenti della polizia penitenziaria per la quasi totalità in servizio presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Le indagini erano originate dagli eventi del 6 aprile 2020 successivi a delle manifestazioni di protesta di alcuni detenuti ristretti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere avvenute tra il 9 marzo e il 5 aprile 2020, episodi che rappresentano l’antecedente rilevante alle violenze operate il successivo 6 aprile.