AVERSA/CASAPESENNA. Due condanne sì, ma lievi, e un’assoluzione. E’ questo il bilancio della sentenza emessa dal tribunale di Napoli sulla vicenda degli spari davanti al bar Etoile di Aversa, uno dei ritrovi storici della movida cittadina.
Tre anni sono stati inflitti a Franco Moccia, per il quale il pm aveva addirittura invocato 22 anni di reclusione; 1 anno e 8 mesi, invece, per Gennaro Palma (5 la richiesta). Si salva invece Nicola Di Santo, assolto a fronte di una richiesta di 4 anni e mezzo. Decisiva per gli imputati la derubricazione del reato da tentato omicidio a minacce aggravate dall’uso dell’arma. Gli imputati sono di Aversa e Casapesenna.
I fatti
Le indagini sono state avviate dai militari dell’Arma a seguito del tentato omicidio verificatosi in Aversa, in data 06.06.2020, all’esterno di un noto bar centro di aggregazione della movida cittadina. All’interno del locale nasceva una discussione tra il ventunenne indagato ed un avventore minorenne, lite che vedeva il coinvolgimento degli amici di ciascuno dei due. Gli animi si accendevano e il minorenne estraeva un coltello, mentre il suo avversario una pistola che portava nella cintola, così i due gruppi antagonisti venivano estromessi dal locale.
Una volta all’esterno, il ventenne indagato per tentato omicidio, si impossessava della pistola che deteneva il coindagato e, dopo avere inserito il colpo in canna e puntato l’arma al petto di un altro giovane intervenuto per cercare di placare gli animi, faceva fuoco all’indirizzo di quest’ultimo che veniva attinto alla gamba da un proiettile riportando lesioni personali. Solo grazie al provvidenziale intervento di un terzo componente del gruppo degli indagati che intereveniva per deviare la traiettoria del colpo spostando il braccio del suo amico verso il basso venivano scongiurate più gravi conseguenze.