MARCIANISE. I beni sequestrati furono acquistati coi soldi dello stipendio da insegnante e non con quelli del clan Belforte. Per questo motivo i giudici hanno restituito le proprietà requisite a Raffaele Bellopede, insegnante di educazione tecnica di Marcianise, ritento al soldo della cosca dei Mazzacane. L’ultimo bene restituito è una villetta a Castel Volturno sequestrata nell’ambito di un’operazione da 500mila euro.
Bellopede era stato condannato dalla Corte d’Appello di Napoli alla pena di anni 8 e mesi 6 di reclusione per estorsione aggravata e continuata dalla metodologia mafiosa prevista ex art 7 della Legge 203/1991, ai danni di commercianti che, inermi rispetto alle intimidazioni mafiose subite, erano costretti a corrispondere somme di danaro, soprattutto in occasione delle festività natalizie e pasquali. Secondo la questura di Caserta e la Dda il prof doveva le sue ricchezze proprio alla sinergia col clan.
Nello specifico il BELLOPEDE era molto legato al clan Belforte, infatti frequentava le abitazioni degli affiliati, si prestava al cambio assegni, riscuoteva le estorsioni per conto del citato clan, fungendo da collettore tra gli esponenti apicali del clan e i commercianti estorti, infatti il suo nome era indicato con la denominazione di “Professore 1.50” e che riceveva quale corrispettivo del proprio apporto uno stipendio mensile di €.1.500,00. La difesa ha però dimostrato che le proprietà erano state ottenute in modo lecito nonostante l’accertamento legame con la cosca.