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Chiese e cappelle: in corso diverse opere di restauro

Santa Maria Capua Vetere (Antonio Tagliacozzi). Un significativo impulso al recupero dell’edilizia religiosa si è registrato in questi ultimi tempi con il restauro di alcune chiese e cappelle dislocate in città. In ordine di tempo la prima ad essere recuperata è stata la cappella di san Simmaco e della Concezione di via Albana, angolo via Melorio che un anonimo benefattore ha voluto riportare al suo antico splendore scongiurando così una possibile speculazione edilizia nella zona. Successivamente è stata la chiesa della Madonna del Rosario attigua all’istituto Aveta gestito dalle suore di Pompei.

 

La chiesetta appartenuta prima alla famiglia Corsini e, quindi, alla famiglia Aveta, è stata ristrutturata a spese dell’avvocato Lello Aveta che personalmente ne ha curato l’esecuzione. Infine, un importante progetto di restauro di tele è stato approvato dalla soprintendenza per la chiesa di sant’Agostino nell’omonimo rione di cui è parroco don Giovanni Lagnese. Nella chiesa, con fondi della curia di Capua, saranno recuperate la tela posizionata sull’altare e raffigurante l’Estasi di sant’Agostino in adorazione della Vergine e l’affresco esistente sull’ingresso esterno della chiesa. Ma intanto, altre importanti strutture di edilizia religiosa sono in completo abbandono in città.

 

Ci piace ricordare la chiesa di santa Teresa a vico Troiano, la chiesa dei Sacri Cuori di via Sirtori, la cappella padronale dell’ex Istituto Cappabianca, la cappella dell’ex palazzo Teti – Maffuccini, tutte di proprietà comunale. Tutte chiese e cappelle, queste, depredate e spogliate di tutti gli arredi sacri, marmi, balaustre e perfino di tetti e pavimenti. Fate presto !