Palermo. Un 17enne accusa la compagna del padre di continui e ripetuti abusi mentre il padre era al lavoro, lei nega le accuse. Scatta indagine ufficiale. Ecco ciò che è successo.
Le versioni divergenti
La denuncia risale alla primavera dell’anno scorso alla fine del primo lockdown dopo che il padre del ragazzo ha trovato dei messaggi compromettenti. L’uomo, un parrucchiere di 63 anni, ha infatti trovato sul cellulare della donna dei messaggi che la stessa avrebbe inviato ad un cartomante. L’oggetto della conversazione sarebbe proprio la relazione tra i due. Dopo la richiesta di spiegazione alla donna dal compagno, avrebbe appunto affermato che tra lei ed il 17enne fosse nata una relazione amorosa e che non si potesse comandare al cuore. Diversa però risulterebbe la versione del ragazzo che negherebbe la relazione parlando di continui e ripetuti abusi e ricatti a cui era obbligato a sottostare.
Il 17enne, di cui identità risulta ignota per tutela e motivi legati alla privacy, avrebbe dichiarato, al padre prima ed agli ufficiali poi, che la donna avrebbe messo in atto diversi comportamenti per sedurlo ma, ai suoi ripetuti rifiuti l’avrebbe ricattato obbligandolo quindi ad una vita impossibile. Avrebbe riferito al compagno che il comportamento del figlio nei suoi confronti era poco consono e rispettoso, non lo avrebbe più accudito e badato a lui, rendendo impossibile anche qualsiasi altra relazione amorosa del ragazzo.
L’inchiesta
L’inchiesta è scattata dopo la denuncia dell’uomo che insieme al figlio si è costituito parte civile. Gli abusi che il ragazzo ha subito, hanno lasciato ferite molto profonde; infatti dal 2017 anno in cui sono iniziati, il ragazzo avrebbe iniziato a soffrire di attacchi di panico, svenimenti continui e crisi d’ansia. La donna che durante l’indagini sarebbe stata interrogata diverse volte nega le accuse al suo carico mentre continua a dichiarare la sua versione, ovvero che tra i due c’era una relazione consenziente e che non ci sarebbe stata alcuna costrizione e/o abuso.