San Felice a Cancello. La figlia vuole vivere da occidentale, ma lui non vuole sentire ragioni e la costringe a subire di tutto fino all’intervento del tribunale che ha tolto la piccola ai genitori. La vicenda arriva da San Felice a Cancello ed approderà tra 48 ore nelle aule di giustizia.
E’ prevista per lunedì mattina dinanzi al Gip di Santa Maria Capua Vetere Sergio Enea l’udienza di incidente probatorio in cui sarà sentita la minore C.S., 15 anni, di genitori tunisini ma nata in Italia e residente in San Felice a Cancello, su richiesta del Pubblico Ministero Gaudino. Indagato il padre C.A.B.S, 53 anni, stabilmente in Italia che è stato denunciato dalla figlia nell’agosto scorso per il reato di maltrattamenti aggravato.
il caso
La ragazza, profittando di un momento di assenza del padre di casa chiamò i Carabinieri di San Felice a Cancello, chiedendone l’intervento, i quali accorsero subito presso l’abitazione trovandola in forte stato di agitazione; condotta, poi, in Caserma e al Pronto Soccorso, ha raccontato di angherie e violenze commesse dal padre in suo danno, riferendo in particolare che lo stesso non tollerava la vita “occidentale” della figlia.
In conseguenza e da allora, la minore è stata collocata in Comunità. Lunedì è attesa la sua testimonianza con le modalità dell’audizione protetta. L’uomo è difeso dagli avvocati Raffaele Carfora e Michele Nuzzo.