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Crac da 3 milioni, coinvolto pezzo grosso dei Casalesi

 

CASAL DI PRINCIPE. La Guardia di Finanza di Pordenone ha denunciato sei persone per una bancarotta milionaria e reati fiscali nel settore dell’edilizia, rilevando anche numerose violazioni alla normativa antiriciclaggio. Sono state accertate distrazioni per 1,9 milioni di euro e imposte evase per 800 mila euro, importo per il quale e’ stato disposto il sequestro per equivalente. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria ha scoperto che i quattro amministratori di una societa’ dichiarata fallita nel 2018, succedutisi nel tempo, e altri due soggetti, che gestivano de facto la societa’, avevano determinato un aggravio del dissesto, pari a circa 3 milioni di euro, compiendo operazioni di grave imprudenza per ritardare il fallimento della societa’, astenendosi dal chiederne il fallimento con grave colpa, oltre ad aver tenuto, durante i tre anni antecedenti, i libri e le altre scritture contabili prescritte dalla legge in maniera irregolare e incompleta.

 

Nel corso delle indagini sono stati, altresi’, rilevati diversi trasferimenti di denaro contante, tra soggetti privati, oltre la soglia massima stabilita dalla normativa antiriciclaggio, per complessivi 44 mila euro. Uno degli amministratori della societa’ e’ stato denunciato in quanto, a seguito di una condanna emessa nel 2015 dalla Corte di Appello di Venezia per fattispecie simili, era stato sanzionato con la pena accessoria, della durata di 10 anni, dell’inabilitazione dall’esercizio di una impresa commerciale e dell’incapacita’ di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa, prescrizione del tutto ignorata avendo nuovamente avviato la “gestione”, con le medesime illecite modalita’, dell’azienda pordenonese.

 

Coinvolto uomo dei Casalesi

E’ un personaggio attiguo a sodalizi mafiosi uno degli indagati dalla Procura della Repubblica di Pordenone per reati di bancarotta e fiscali, gia’ coinvolto in indagini di Autorita’ Distrettuali Antimafia di altre sedi. Lo apprende l’ANSA da fonti qualificate. Si tratta di un uomo ritenuto operante con il clan dei “casalesi” e che e’ attualmente detenuto nella casa circondariale di Poggioreale