SANTA MARIA CAPUA VETERE. Finalmente ci siamo. E’ la ditta Tecnica Restauri srl di Venezia Mestre ad essersi aggiudicata la gara per i lavori del primo lotto funzionale del recupero del plesso elementare “Principe di Piemonte” fermo da anni .
L’importo dei lavori che dovrebbero essere conclusi nel giro di trecento giorni è di due milioni e 330 mila euro finanziamento ottenuto dopo alterne vicende procedurale che hanno suscitato più di una perplessità. E così, dopo la terza volta il comune è riuscito ad avviare i lavori di consolidamento e restauro dell’istituto comprensivo “Principe di Piemonte” di corso Garibaldi e tutti sperano che questa volta sia quella buona. Infatti, la Regione Campania ha rifinanziato i lavori per il recupero della gloriosa scuola con una somma di due milioni e trecentomila euro con la speranza che questa volta il comune riesca in tempi brevi ad attuare le procedure e ad avviare finalmente i lavori.
In precedenza, nel 2011 il comune ottenne dalla Cassa Depositi e Prestiti un finanziamento di un milione e 600 mila euro per un primo lotto di lavori, ma si ritenne di dirottare tale finanziamento ad altre opere, nel 2014, la Regione Campania con i fondi POR ammise a finanziamento per la somma di tre milioni di euro i lavori per il recupero del plesso scolastico “Principe di Piemonte”, ma lo stanziamento fu perduto perché non furono avviate in tempo utile le procedure per l’espletamento della gara. Ora la Regione ha rifinanziato il progetto con un finanziamento di due milioni e trecentomila euro nella speranza che l’iter per i lavori sia avviato in tempi utili e di tanto i politici di turno si stanno prendendo merito.
Il plesso scolastico di corso Garibaldi venne dichiarato inagibile nel 2009 con una ordinanza del sindaco Giancarlo Giudicianni in seguito alle proteste dei genitori degli alunni che non ritenevano la scuola sicura dal punto di vista antisismico ed anche perché alcune crepe si erano aperte nelle pareti.
Chiusura della struttura, infiniti disagi per gli alunni e i genitori, doppi turni, pellegrinaggi in varie scuole cittadine, perizie, contro perizie, riunioni e quant’altro, senza dire del commercio che ha subito da circa dieci anni enormi disagi derivanti dalla chiusura del plesso scolastico più antico della città essendo stato costruito nel 1912. Ora, tutti si aspettano che questo nuovo finanziamento sia determinante per l’avvio dei lavori, e ci siamo quasi dal momento che bisogna attendere solo la consegna dei lavori e l’apertura del cantiere.
ANTONIO TAGLIACOZZI