CASERTA/AVERSA/SESSA AURUNCA.Tangenti e regali in cambio di appalti, ‘furbetti’ del cartellino, una gestione occulta di strutture private convenzionate. Il quadro indiziario che emerge attorno all’Asl di Caserta va a scoperchiare un sistema fatto di anomalie e favoreggiamenti e che coinvolgerebbe anche figure che oggi ricoprono incarichi istituzionali di spessore, come il presidente del consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero. A scoprire i presunti meccanismi illeciti la Procura della Repubblica di Napoli Nord, con i carabinieri del Nas di Caserta: questa mattina, su disposizione del Gip è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone, di cui 12 agli arresti domiciliari e 6 destinatarie di misure interdittive. Ma l’operazione, nel complesso, coinvolge 79 persone. L’attività investigativa è nata da una segnalazione della stessa Asl di Caserta, su presunte anomalie nell’utilizzo del sistema informatico di gestione delle presenze. Ad ogni modo, nelle valutazioni conclusive, il Gip, rigettando le richieste cautelari, ricorda che, per il traffico di influenze illecite, deve rilevarsi che le intercettazioni non sono utilizzabili ed il reato in questione sarebbe dimostrato solo grazie alle intercettazioni.
Il pranzo
“Venuta meno questa prova – scrive il Gip – deve concludersi nel senso della totale assenza dei gravi indizi di colpevolezza”. Il giudice per le indagini preliminari sostiene che il fatto che il prezzo dell’interessamento di Oliviero “sia stato il pagamento di un pranzo in un rinomato e, probabilmente, caro ristorante non e’ dimostrato, ne’ dimostrabile”. Carizzone ha effettivamente invitato a pranzo Oliviero, ha stabilito il menu’ ed ha pagato il conto. “Lo ha fatto certamente per un proprio tornaconto, ma – continua il Gip – trattasi di un pranzo organizzato per ottenere l’interessamento del politico in questione, per ottenerne la simpatia, forse “l’amicizia”, forse ancora per contraccambiare la cortesia fatta da Oliviero, ma non e’ dimostrato, ne’ dimostrabile che si sia trattato del “prezzo” dell’interessamento di Oliviero. Del resto, si suppone che Oliviero abbia possibilita’ economiche tali da non doversi “vendere” per un pranzo per quanto caro esso possa essere costato”.
“D’altra parte – rileva ancora il Gip – l’interessamento del politico e’ inquadrabile in quella logica clientelare che ha distorto il sistema di affidamento degli incarichi soprattutto pubblici nel nostro Paese. Il politico, cioe’, non cura “l’interesse” del proprio elettore per soldi o per l’ottenimento di altre utilita’, ma piuttosto per ottenere credito presso il proprio elettorato e continuare, quindi, ad essere eletto”. Nel mirino di Nas e Procura ci sarebbero l’acquisto di beni strumentali per uso privato con fondi pubblici e affidamenti pilotati di incarichi legali e il mantenimento di figure apicali dell’Asl. In quest’ultima fattispecie rientrerebbe il presidente Oliviero. Stando a quanto trapela, gli sarebbe contestato il reato di traffico di influenze, in merito ad un singolo episodio. Oliviero, di Sessa Aurunca ed eletto nella lista Pd alle ultime elezioni regionali, però non avrebbe ricevuto alcuna notifica e sarebbe solo citato all’interno dell’ordinanza, indagato in stato di libertà. “Apprendo dagli organi di stampa di un’indagine a mio carico. Ho piena fiducia nella Magistratura e sono a completa disposizione per chiarire al più presto la mia estraneità ai fatti”, ha fatto sapere