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Via ai vaccini per i docenti, folla in ospedale. VIDEO E FOTO

 

MARCIANISE. Folla oggi all’ospedale di Marcianise dove sono giunte decine di persone tra docenti e personale scolastico per sottoporsi all’iniezione del vaccino. A tutti è stato somministrato l’Astrazeneca, il vaccino disponibile al momento per gli over 55.

In tanti si sono presentati: un numero importante anche se i disagi sono stati ridotti a quelli vissuti da altre categorie, come gli assembramenti avvenuti al Covid Hospital di Maddaloni al momento dell’iniezione di Pfizer agli anziani.

La situazione a Napoli

“Sono contenta se riusiamo a uscire da questo incubo, certo ho paura ma penso che non ci sia altra alternativa. Dopo questo vaccino sicuramente saro’ piu’ tranquilla nell’andare a scuola”. Lo afferma una delle docenti in attesa della somministrazione a Napoli, alla Mostra d’Oltremare, dove e’ partita oggi pomeriggio la campagna vaccinale per il personale scolastico che ha aderito. “Non sono una fautrice delle vaccinazioni, di solito – spiega la docente – mia figlia l’ho vaccinata tardi, ma questa e’ una situazione insolita e il vaccino lo facciamo subito”.

 

Molti insegnanti restano preoccupati ma confidano nel vaccino: “Io lavoro alla scuola dell’infanzia – spiega un’altra insegnante – e quindi sono stata sempre in presenza, anche quando tutto il resto della scuola era in dad. Noi eravamo li’, senza protezioni vaccinali. I dispositivi di protezione sono importatissimi ma i bimbi dell’asilo non sono altrettanto protetti e quindi per noi oggi e’ una giornata importantissima, sperando che presto tutti possano avere questa opportunita’ in questo momento storico”.

 

Ma anche la dose del vaccino non viene vista come liberatoria: “E’ un passo avanti – spiega un’altra docente – ma non sono tranquilla. Ci fanno l’Astrazeneca che non sembra dare tutte le garanzie del caso. Da domani manteniamo sempre le misure di sicurezza in classe che sono possibili. Io non sono tranquilla in classe e in piu’ il nostro lavoro e’ molto difficile: la didattica al 50% va malissimo, ci sono tempi diversi tra chi e’ a casa e chi in classe. Portare avanti le due didattiche cosi’ e’ impossibile. La classe divisa in due e’ penalizzante, o tutto in dad o tutto in presenza”.

 

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