Il trentasettenne avvocato bresciano Danilo Griffo, nato a Cardito, con l’imperversare della crisi economica ha deciso di dedicarsi ad un settore legale particolare, quello dello storno dei debiti verso le banche e il fisco, arrivando, nel solo 2018, alla cifra totale di circa nove milioni di euro. Con la sua caparbietà e capacità è riuscito, quindi, a salvare decine di case dalle aste e altrettante imprese da fallimenti, ormai annunciati, che sembravano inevitabili.
L’avvocato Griffo ha intrapreso questa strada sostenuto dalla convinzione che nell’attuale ordinamento italiano siano numerosi e pesanti gli squilibri di trattamento a favore delle banche e del fisco e a discapito del privato cittadino. Ritiene che questo sia il modo più giusto, per chi non fa politica, per rendersi utile alla società e cercare di cambiarla. Un provvedimento giudiziario, in particolare, ha fatto meritare all’avvocato Griffo l’appellativo di “salva imprese”.
Una azienda del Trentino Alto Adige, raggiunta da un ricorso di fallimento promosso dalla sua banca, si è trovata ad essere debitrice nei confronti della banca e dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, della cifra ragguardevole di circa sette milioni di euro. L’avvocato si è opposto, in prima battuta, al fallimento, contestando il credito della banca, che aveva avviato la proceduta. In seguito, ottenuta la sospensione del processo, ha lavorato ad un complesso piano di ristrutturazione, proposto nell’interesse dell’azienda, al fine di salvarla dal fallimento. Nei mesi scorsi l’avvocato Danilo Griffo è riuscito ad ottenere un provvedimento giudiziario con il quale il Tribunale di Bolzano, omologando il piano, falciava l’esposizione debitoria dell’azienda, stornando, in un solo colpo, circa quattro milioni e cinquecentomila euro.
L’avvocato, originario di Cardito, sostiene che le vittorie siano da associare al forte senso di responsabilità e alla volontà di spendersi al meglio per le aziende che, affidandosi a lui, sperano di risolvere i problemi finanziari che ne minano la sopravvivenza. Il merito di ognuno di questi successi giudiziari è proprio da condividere con i clienti, imprenditori che non si rassegnano e trovano la forza per lottare. L’avvocato Griffo non sì è occupato, ovviamente, solo di aziende ma anche delle abitazioni private di quegli imprenditori che le avevano messe a garanzia personali del credito e che dalle banche sono, poi, messe all’asta.
Danilo Griffo esprime, in maniera chiara, anche una sua valutazione personale sulla concessione del credito, ritiene, infatti, che gli istituti di credito debbano supportare i progetti imprenditoriali, premiando il merito e condividendo, se è il caso, anche il rischio d’impresa. Utile a tal fine la riforma varata nel 2018, che richiede di predisporre strumenti volti ad intensificare il monitoraggio continuo delle aziende in modo da riconoscere in anticipo i sintomi del dissesto e scongiurare il possibile pericolo di sfociare nella fase del fallimento. Ancora una volta, però, si tratta di strumenti pensati per intervenire sugli effetti del problema e non sulla causa: tassazione, costo del lavoro e rapporti squilibrati nei confronti del ceto bancario. Per creare delle nuove condizioni e potenziare la rinascita imprenditoriale del “sistema Italia” il legislatore deve impegnarsi a varare discipline utili a ridurre queste cause attenuando le disparità di trattamento tra imprenditori e contraenti forti.