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Parco dello spaccio, sentenza per 12: ci sono 3 assolti. TUTTI I NOMI

 

MARCIANISE. Nove condanne, tre assoluzioni e pene per complessivi 65 anni di reclusione. Si conclude con questa sentenza, pronunciata questo pomeriggio, dalla terza sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, collegio B, per il secondo filone dell’inchiesta Unrra Casas relativa allo spaccio di stupefacenti nel complesso edilizio sito tra Marcianise e Capodrise. Il pm della Dda Landolfi aveva invocato 12 condanne, ma i giudici hanno mandato assolti 3 imputati: Nicola Di Giovanni, Maria Giuseppe Lasco e Nunzia De Matteis (queste ultime difese dall’avvocato Giuseppe Foglia). Si tratta degli imputati che hanno scelto di essere processati col rito ordinario.

 

La sentenza

 

Giulio Ciano 16 anni e 10 mesi
Simmaco Coppola 2 anni e 8 mesi
Raffaele Corvino 8 anni e 6 mesi
Enrico De Biase 1 anno e 2 mesi (pena sospesa)
Francesco De Matteis 16 anni e 4 mesi
Nunzia De Matteis assolta
Nicola Di Giovanni assolto
Maria Giuseppa Lasco assolto
Pasquale Lasco 14 anni e 4 mesi
Francesco Martone 3 anni e 4 mesi
Tommaso Ragozzino 1 anno e 2 mesi
Carmine Zarrillo 1 anno (pena sospesa)

 

L’inchiesta

L’indagine, portata avanti dal mese di settembre 2014 al mese di maggio 2015, mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento nonché attraverso intercettazioni telefoniche, ha permesso di contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni di Marcianise, Capodrise e Maddaloni e di accertare la commissione di plurime cessioni di sostanza stupefacente, operate in regime di monopolio avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e omertà di cui all’art. 416 bis, c.p., nonché al fine di agevolare le organizzazioni camorristiche denominate “Belforte” e “Piccolo-Letizia”.

 

Grazie ad una serie di attività di riscontro, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise sono riusciti ad individuare, per la prima volta, l’esistenza di un accordo tra i due clan operanti nel comune di Marcianise, “Clan Belforte, detto dei Mazzacane” e “Clan Piccolo-Letizia detto dei Quaqquaroni”, storicamente nemici e la cui rivalità ha prodotto tra la fine degli anni ‘90 e metà degli anni 2000 svariate decine di omicidi, con il quale veniva sancita un’alleanza per la gestione dell’attività illecita dello spaccio di sostanze stupefacenti, con diversi avvicendamenti tra le due famiglie.