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Famiglie sul lastrico per la pandemia: aumenta la richiesta per assoldare pusher

Valle di Suessola. Aumentano a dismisura le famiglie nella zona della Valle che intraprendono le attività di spaccio della droga, sia il nero che il bianco, quindi sia hashish che cocaina.

Un fenomeno già tristemente noto a queste latitudini e che come abbiamo detto più volte rappresenta una delle economie più forti, soprattutto nella zona di San Felice a Cancello, dove ci sono diversi gruppi criminali che operano su tutto il territorio.

 

I motivi dell’aumento

 

Sono due le spiegazioni di questo aumento di persone che si buttano a capofitto nell’attività illegale.

Il primo è quello della crescita esponenziale dei gruppi che gestiscono le piazze di spaccio. I signori della droga sono ancora più forti e numerosi, i giovani pusher sono cresciuti e sono diventati capi, e hanno preso il posto dei vecchi fornitori, alcuni dei quali sono diventati imprenditori.

Non solo San Felice centro, ma anche a San Marco si registra un aumento di fornitori della droga, la frazione sta tornando alla ribalta in maniera prepotente.

Sempre qui sono anche aumentate le persone che hanno intrapreso l’attività di pusher.

Il tutto è legato alla seconda ragione, la pandemia ha distrutto l’economia, e se prima c’era chi si arrangiava, oggi molti padri trovando le porte sbarrate si buttano nello spaccio, assoldati dai soliti noti.

Alcuni lo fanno addirittura per arrotondare e spesso coinvolgono anche la moglie e in taluni casi pure i figli.

Altri si mettono a spacciare per avere assicurata la loro dose di neve che non si possono più permettere, della serie, spaccio qualche dose, arrotondo lo stipendio e tengo la ‘botta’ gratis.

 

Le zone periferiche

 

Discorso simile anche per zone estremamente periferiche come ad esempio Polvica, che risente però dell’influenza dei signori della droga del Nolano.

Così come a Talanico, dove una parte della merce arriva direttamente dalla zona di Roccarainola.

La cosa è seria e purtroppo sul territorio nessuno ne parla, non c’è mai stata da parte delle associazioni una presa di posizione forte sulla droga, lo hanno fatto per altre cose ma non per questa problematica che rappresenta il vero tarlo di queste zone.

L’ANDAMENTO DEL MERCATO DELLA DROGA IN RAPPORTO ALLA PANDEMIA, LEGGI QUI