Regionale. Ha chiesto di scontare il resto della sua pena agli arresti domiciliari il boss Antonio Pignataro, esponente di spicco della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo prima e della Nuova Famiglia poi. “Ho altri due tumori, le mie condizioni fisiche sono incompatibili con il carcere. Lo dicono più ordinanze di vari tribunali“, ha spiegato.
L’omicidio della piccola
Condannato per l’omicidio della piccola Simonetta Lamberti, il boss 61enne ha chiesto di potersi curare a casa poiché, a suo dire, le cure ricevute nel carcere di Opera, a Milano, dove è detenuto, non sarebbero sufficienti. La piccola Simonetta fu uccisa per errore dalla camorra nel corso di un attentato il cui obiettivo era il padre, il giudice Alfonso Lamberti, procuratore di Sala Consilina, con il quale stava rincasando in auto a Cava de’ Tirreni dopo una giornata trascorsa al mare. Era il 29 maggio del 1982 e Simonetta aveva poco più di 11 anni.