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“Pranzi familiari vietati fino a fine 2021 e zona rossa dal 6 gennaio”: doccia fredda sugli italiani

 

NAZIONALE. “L’anno nuovo non promette bene. I numeri di questi giorni non consentono di stare tranquilli e prefigurano una terza ondata”. In un’intervista a La Stampa Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Universita’ statale di Milano, si augura solo che “non sia un’ondona”. E osserva: “Gli ultimi dati dimostrano la stanchezza del lockdown, ma ora la curva rallenta troppo lentamente per cui e’ urgente intervenire con nuove misure”. E inoltre “la diffusione della variante inglese rende indispensabile velocizzare la campagna di vaccinazione”.

 

Pertanto la situazione odierna consiglia “senza dubbio bisogna continuare in questo modo”. Ovvero, zona rossa prolungata anche dopo il 6 gennaio. Perche’, rileva il professore, “il colore rosso e’ stato necessario perche’ a dicembre la popolazione non era abbastanza attenta. Durante le feste e’ stato concesso qualche strappo, ma pranzi, cene e ritrovi vanno dimenticati fino al vaccino”.

 

Ovvero? “La vaccinazione non dara’ risultati a breve per cui per diversi mesi, circa fino a fine 2021”, prevede Pregliasco. Che circa la riapertura delle scuole dichiara: “Con l’attuale circolazione del virus le scuole sono pericolose sia per quello che vi succede dentro sia per il traffico che innescano, ma ha senso il tentativo di riaprirle parzialmente per valutare nel tempo gli effetti ed eventualmente ricalibrarsi. Anche perche’ la scuola ha pari dignita’ rispetto ai servizi essenziali e ai luoghi di lavoro, che fin qui si e’ cercato di privilegiare sacrificando invece svaghi e turismo”.