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Lavavetri investito e ucciso per vendetta dopo lite, 23enne condannato

 

MARCIANISE. Soltanto una lieve diminuzione per Giovanni Buonanno, il 23enne di Marcianise accusato di aver investito e ucciso il giovane lavavetri senegalese Modou Diop. La pena è stata rideterminata a 14 anni di reclusione, due in meno rispetto ai 16 inflitti in primo grado.

 

Nel corso della requisitoria erano stati invocati 30 anni dal pm, ma il gup riconobbe le attenuanti generiche anche perchè Buonanno, difeso dagli avvocati Trigari e Omarto, scelse il rito abbreviato. Ora con un nuovo calcolo della pena sono stati inflitti 14 anni.

 

Secondo l’accusa, Buonanno avrebbe investito intenzionalmente con la sua auto Diop in seguito ad una lite avvenuta poco prima; il 29enne senegalese morì all’ospedale di Caserta per le ferite riportate. In un primo momento la Procura di Santa Maria Capua Vetere ipotizzò l’omicidio stradale, poi le indagini della Squadra Mobile di Caserta, che estrapolò le immagini di alcune telecamere di video-sorveglianza presenti in zona che riprendevano l’auto dell’imputato e quella di un gruppo di amici, accertarono che si era trattato di omicidio volontario. Il fatto si verificò in viale Carlo III, alla rotonda di San Nicola la Strada, teatro purtroppo anche di tensioni frequenti.

 

Buonanno, secondo la Procura, avrebbe fatto finta di investire Diop per poi andarsene, quindi poco dopo sarebbe ritornato alla rotonda per “vendicarsi”, investendo Diop in pieno, per poi fuggire lasciandolo esanime sull’asfalto.