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Scuola, l’annuncio di Conte: si torna in classe ma al 50%. Ecco le modalità

 

NAZIONALE. “Riprendere la didattica in presenza nelle scuole secondarie superiori, in presenza, è il nostro obiettivo, anche se non al 100%”. Lo dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della registrazione della puntata di ‘Porta a porta’ in onda questa sera, su Rai1.

 

“La ripresa della scuola è stata una sfida che non abbiamo assolutamente trascurato. Io ho raccomandato perché ci sia un’apertura differenziata città per città, paese per paese. Dobbiamo ripristinare la didattica in presenza almeno al 50%” spiega il premier.

 

Pressioni da Italia Viva

“La scuola deve riaprire il 7 gennaio. La realta’ di questi mesi ci dimostra la differenza tra stare in classe e stare di fronte a un video”.

 

Lo ha dichiarato Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, nel corso in un’intervista a Lady Radio.

 

“Chi ha un figlio – ha spiegato – che va a scuola, vede la differenza. I ragazzi che passano sei ore al giorno davanti a un video, per il resto della giornata sono zombie. Va avanti cosi’ da cento giorni, e un paese serio, che sia capace di pensare in prospettiva, deve dire ‘basta’. Che l’unica vera sia quella in presenza, come Italia Viva, lo diciamo da marzo. Piu’ e piu’ volte abbiamo ripetuto che il problema non sono le scuole dove le regole di igiene, sicurezza, distanziamento e mascherine vengono rispettate. Il problema sono i trasporti pubblici, il tracciamento, i test e tamponi rapidi e insegnanti a copertura delle cattedre ancora mancanti. Il lavoro iniziato i primi di dicembre nei tavoli dei prefetti con le regioni, i sindaci le autorita’ sanitarie e gli uffici scolastici sta trovando soluzioni per riaprire il 7 gennaio”.

 

“Esperti, consulenti, opinionisti, lavorino per riaprire le scuole. Il Presidente del Consiglio il 3 di dicembre con Dpcm ha detto che il 7 si riapre, non si torni indietro”, conclude.