Napoli. Prende il via il processo di beatificazione dell’ ultimo re delle Due Sicilie:” Francesco II di Borbone, il re cattolico”, ultimo ma non per questo meno importante. L’annuncio è stato dato dal Cardinale Crescenzio Sepe nella sessione pubblica del Tribunale diocesano per le Cause dei Santi.
“Nella prossima riunione, i Vescovi della Campania presenteranno due nuovi candidati alla santità, tra loro c’è un re, Francesco II”
Uomo che servì non solo la patria ma anche il Signore fino alla morte, Francesco II ultimo re di Napoli, regnò tra il maggio del 1859 e il febbraio del 1861 sul regno delle Due Sicilie. Fu un sovrano pronto a difendere sempre i suoi sudditi anche in esilio.
Figlio di re Ferdinando II di Borbone e di Maria Cristina di Savoia, Francesco II regnò, tra il maggio del 1859 e il febbraio del 1861. Durante la sua reggenza, difese il Regno nella battaglia del Volturno e soprattutto nell’assedio di Gaeta, eventi che si svolsero entrambi nel 1860.
Sopranominato come “Franceschiello” dalla stampa risorgimentale, ricordato dai più come il debole sovrano di un Regno delle Due Sicilie destinato al tramonto, Francesco è in realtà solo un ragazzo quando perde per sempre il trono su cui era salito da meno di due anni. Per i successivi trentatré vivrà in esilio. Visse anonimamente tra Roma, Parigi ed Arco di Trento (dove morì il 27 dicembre del 1894), sotto lo pseudonimo di Signor Fabiani, dedicando il resto della sua vita alla Chiesa e frequentando quotidianamente la parrocchia dove ha avuto modo di avvicinarsi al Signore in varie occasioni, tanto che dichiarerà:
“Quando Dio mi chiamerà al soggiorno della sua gloria, mi piegherò dinanzi alla sua Volontà e lo ringrazierò”
Questo sovrano borbonico è una figura molto importante non solo per il popolo partenopeo, un sovrano che mette in risalto il rapporto fra sofferenza e la povertà.
Si è molto discusso sul suo operato tanto da giungere alla conclusione che Il suo processo di beatificazione sarà il riscatto di un re che è stato ingiustamente deriso e cancellato dai libri di storia.
Oggi Franceschiello rappresenta per Napoli e per i napoletani un motivo di orgoglio e di appartenenza. ( parole condivise anche da Gennaro de Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico un sovrano forse complesso, capace di riscattare con compostezza e soprattutto intelligenza, la sconfitta e la scomparsa di un mondo di cui fu l’ultimo sovrano).
E’ possibile salutare l’ultimo re di Napoli nella chiesa Di Santa Chiara a Napoli. Qui l’ultima cappella a destra della basilica quella più vicina all’altare , ospita i sepolcri di ventuno componenti della dinastia Borbone, tra quattro re ed i loro familiari, riposa l’ultimo sovrano di Napoli “Francesco II” .
La nascita della cappella avvenne nel 1742 su volontà di Carlo III di Spagna, il quale pensava ad una provvisoria sistemazione per i reali, aspettando di costruire in un altro luogo la definitiva struttura che avrebbe ospitato i reali con i loro familiari, ma oggi è ancora li che riposa, nel centro storico di Napoli, nell’antico Complesso Monumentale di Santa Chiara, a stretto contatto con quel popolo che gli ha mostrato, gli mostra e gli mostrerà sempre un affetto e una profonda stima e riconoscenza.
Dopo tanti anni, la giusta rivalutazione del Re bambino, forse farà riscrivere i libri di storia, certamente renderà giustizia ad un uomo che in giovane età e appena insignito del titolo reale, ha dovuto affrontare problematiche create da altre potenze, per motivi geopolitici, che hanno sconvolto l’assetto politico dell’Italia e poco dopo dell’intera Europa.