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I Casalesi si erano organizzati con un arsenale da guerra. Ecco le armi sequestrate

L’aggiornamento

 

La Polizia di Stato di Caserta, ieri mattina, nell’ambito dei servizi organizzati in materia di prevenzione e contrasto ai reati riconducibili alla criminalità organizzata, ha rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di armi e munizioni.

In particolare, dall’intensa e costante attività info-investigativa posta in essere dalla Squadra Mobile è risultato che, in un terreno ubicato al confine con il comune di Castel Volturno (CE), potesse essere celato, sotterrato, un vero e proprio arsenale verosimilmente riconducibile al “clan dei casalesi”.

L’attività investigativa ha consentito di individuare precisamente il terreno, di formale proprietà dello Stato, sul quale, nella giornata di ieri, sono state poste in essere le attività di scavo.

Le successive operazioni di ricerca, svolte anche con escavatore e utilizzo di sofisticati metal detector in uso alla Polizia di Stato, hanno consentito di individuare il luogo in cui era occultata sottoterra una vera e propria “Santa Barbara” costituita da tre lanciarazzi anticarro, una mitraglietta, quattro fucili d’assalto, una carabina di precisione, un fucile a pompa e otto pistole, sia revolver che semiautomatiche, tutte pronte al fuoco, oltre che circa 600 cartucce.

I lanciarazzi anticarro sono stati fatti immediatamente “brillare” dagli Artificieri della Polizia di Stato intervenuti.

Le armi rinvenute sono state sottoposte a sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa delle successive attività d’indagine tese ad accertare i detentori delle stesse nonché se siano state utilizzate in episodi delittuosi del passato.

Il primo lancio

CASTEL VOLTURNO. Un vero e proprio arsenale nascosto sotto terra è stato scoperto dalla Polizia di Stato nel corso di un’operazione condotta tra Castel Volturno e Giugliano in Campania. Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta hanno rinvenuto armi da guerra e munizionamento in un terreno riconducibile a un ente pubblico, al termine di un’attività investigativa mirata alla ricerca di depositi clandestini.

L’intervento, scattato nella giornata di ieri, 29 dicembre, ha visto impegnati gli uomini della Mobile con l’ausilio di metal detector ed escavatori. Le operazioni di scavo hanno permesso di portare alla luce un ingente quantitativo di armamenti: tra questi un fucile d’assalto tipo kalashnikov e tre razzi anticarro, oltre a numerose altre armi da fuoco.

Nel dettaglio, sono state recuperate anche otto pistole, tre fucili e circa seicento proiettili di vario calibro. Secondo i primi accertamenti, si tratterebbe di armi di fabbricazione dell’Europa dell’Est, tutte in condizioni tali da poter essere immediatamente utilizzate.

L’intero arsenale è stato sottoposto a sequestro con un provvedimento formalmente eseguito contro ignoti. Gli investigatori stanno ora lavorando per risalire ai responsabili dell’occultamento delle armi e per verificare eventuali collegamenti con ambienti della criminalità organizzata attivi sul territorio.

L’operazione si inserisce in un contesto investigativo più ampio: solo nei giorni scorsi, infatti, un altro sequestro di armi era stato effettuato sempre a Castel Volturno, dove un carico simile era stato rinvenuto all’interno di un’autovettura parcheggiata.

Le indagini proseguono per chiarire la destinazione finale dell’arsenale e il suo possibile utilizzo in attività criminali di particolare gravità.

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