
San Nicola la Strada. È stata fissata l’udienza preliminare per fare luce sulla morte di Giuseppe Simione, 61 anni, residente a San Nicola la Strada, deceduto a seguito di un improvviso malore mentre era impegnato in un intervento di manutenzione all’interno dell’hotel lungo viale Carlo III.
Il giudice dell’udienza preliminare Mauro Bottone, in servizio presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha calendarizzato la prima udienza per il 28 maggio del prossimo anno. A comparire davanti al giudice, con l’accusa di omicidio colposo, sarà Maria D’A., 73enne di San Marco Evangelista, legale rappresentante della società. La donna è assistita dall’avvocato Renato Jappelli, mentre la società risponde come soggetto responsabile ed è difesa dall’avvocato Filomena Stellato.
I fatti risalgono al 12 dicembre 2024 e si sono verificati all’interno della struttura alberghiera situata nel territorio di San Marco Evangelista. Secondo quanto ricostruito dal pubblico ministero Giacomo Urbano, titolare del fascicolo, Simione – pur risultando collocato in pensione dal 31 agosto 2024 – sarebbe stato incaricato di intervenire al terzo piano dell’hotel per sbloccare un ascensore rimasto fermo con alcune persone all’interno.
L’uomo avrebbe raggiunto il piano a piedi, percorrendo le scale e affrontando uno sforzo fisico significativo. Proprio quell’impegno improvviso e intenso, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe provocato una grave insufficienza cardiaca, risultata poi fatale. I soccorsi sanitari, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
La vicenda giudiziaria punta ora a chiarire eventuali responsabilità e a stabilire se l’intervento richiesto all’uomo fosse compatibile con la sua condizione e con la sua posizione lavorativa al momento dei fatti.

