
L’aggiornamento
Casal di Principe. Emergono ulteriori dettagli dall’operazione anticamorra condotta dai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Dalle indagini risulta che Pasquale Apicella è l’unico dei cinque arrestati a rispondere dell’intero impianto accusatorio, che comprende associazione di stampo camorristico, estorsione, trasferimento fraudolento di valori e truffa con l’aggravante del metodo mafioso.
Diversa la posizione degli altri quattro indagati, tutti napoletani e coinvolti esclusivamente nel filone legato alla droga. Tra questi figurano Mario e Giovanni Cortese, padre e figlio, già detenuti, indicati dagli investigatori come i principali fornitori di sostanze stupefacenti. A loro carico vengono contestate anche vicende legate al mancato pagamento di forniture di droga già effettuate, elemento che avrebbe generato tensioni e ulteriori condotte illecite.
Le investigazioni hanno inoltre documentato ripetuti accessi di Apicella, ritenuto esponente del clan dei Casalesi, presso un’azienda casearia, dove sarebbe stata avanzata una pesante richiesta estorsiva compresa tra 700 e 800 mila euro. In alternativa al pagamento in denaro, sarebbe stata pretesa l’assunzione delle due figlie del cognato, deceduto in precedenza all’interno dello stesso stabilimento a seguito di un infortunio sul lavoro, come forma di ristoro aggiuntiva rispetto a quanto previsto dalla normativa.
Gli inquirenti hanno poi accertato l’intestazione fittizia di una società di autonoleggio con sede operativa a Casal di Principe, formalmente riconducibile a un terzo soggetto ma di fatto nella disponibilità di Apicella, utilizzata per eludere eventuali misure patrimoniali. Infine, è emerso anche il suo ruolo centrale nell’organizzazione di truffe assicurative nel settore delle polizze RC auto.
Il primo lancio
CASAL DI PRINCIPE. Un nuovo e significativo colpo alla criminalità organizzata è stato messo a segno dai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, impegnati in una vasta operazione anticamorra coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Nelle ultime ore è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone, ritenute gravemente indiziate di far parte di un sistema criminale riconducibile al contesto camorristico.
Tra i destinatari del provvedimento spicca il nome di Pasquale Apicella, figura di primo piano negli ambienti malavitosi locali e in passato considerato uno dei fedelissimi del clan Bidognetti. Apicella, scarcerato solo da poco tempo dopo una lunghissima detenzione trascorsa anche in regime di 41 bis, è tornato ora in cella insieme ad altri quattro soggetti coinvolti nella stessa inchiesta.
Secondo quanto emerso dalle indagini, gli arrestati sarebbero accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, truffa e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Tutti i reati contestati risultano aggravati dal metodo mafioso, elemento che evidenzia il radicamento e la pericolosità dell’organizzazione criminale smantellata.
L’attività investigativa, condotta dai militari dell’Arma sotto il coordinamento della DDA partenopea, avrebbe consentito di ricostruire assetti, ruoli e dinamiche operative del gruppo, facendo luce su un sistema finalizzato al controllo del territorio e alla gestione di affari illeciti attraverso intimidazioni e pressioni tipiche della criminalità organizzata.
L’operazione rappresenta l’ennesima conferma dell’attenzione costante delle forze dell’ordine e della magistratura nei confronti dei clan storici dell’area casalese, ancora oggi attivi e capaci di riorganizzarsi nonostante i numerosi colpi subiti negli anni. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e collegamenti.

