
Capodrise. Finisce nel peggiore dei modi anche il 2025 a Capodrise con la notizia dirompente arrivata dalla Corte dei Conti che ha deliberato la non approvazione della delibera dell’ex commissario prefettizio Giuseppe Canale, la numero 3 del 2 gennaio 2024, quella del piano di riequilibrio pluriennale.
Di fatto questo è il preludio al dissesto finanziario che dovrebbe essere reale tra meno di due mesi.
All’inizio del 2024 l’allora commissario Canale, per ripianare i disavanzi delle vecchie gestioni precedenti, approvava questo piano con l’obiettivo di scongiurare il dissesto.
Ma purtroppo la Corte dei Conti non ha ritenuto sufficiente questa azione, e anche nei mesi successivi (compresa tutta l’amministrazione Cecere) non sono state poste in essere tutte le azioni necessarie affinché quel piano producesse effetti positivi, che riuscisse nel suo scopo.
Un danno evidente e a nulla sono valse le azioni successive da parte degli attuali commissari e del nuovo funzionario per salvare le sorti dell’Ente e scongiurare il triste epilogo.
Il dissesto finanziario sarà impattante soprattutto sulla gestione della macchina amministrativa, insomma l’ennesima iattura per una cittadina oramai giunta al capolinea.
Lo avevamo detto più volte che la gestione dell’ex commissario Canale era stata negativa e abbiamo avuto ancora una volta ragione, così come ci siamo espressi ampiamente sugli 11 mesi di nulla targati Nicola Cecere.
Tra il settembre 2023, cioè l’arrivo del nuovo commissario e il maggio 2025, quindi 20 mesi: sono i peggiori della storia recente di questa cittadina.
Non lo dicono solo gli atti e i numeri ma è tutto visibile ad occhio nudo, metro per metro di questo territorio dilaniato.
A fronte di questo disastro totale, per cercare di provare a risalire la china, Capodrise ha una sola possibilità quella di affidarsi ai migliori, alle intelligenze migliori, ai professionisti, a chi ha voglia di tutelare l’habitat in cui si trova e non ha interessi personali e non deve mirare a mettersi a posto un fatto proprio o per prendersi lo stipendio.
Gli affaristi, i tecnici, gli avvocatini, i bottegai, taluni impiegati, gli ex assessori, i vecchi coordinatori, che hanno contribuito ad affondare Capodrise nel momento in cui bisognava reagire: STATEVENE A CASA!

