
ACERRA. Ancora un colpo messo a segno in pieno giorno ad Acerra. Tra le 10 e le 11 di questa mattina, ignoti si sono introdotti all’interno di un appartamento situato nel parco Eurotetto, in Corso della Resistenza, riuscendo a portare via beni di valore approfittando della calma apparente e di una evidente carenza di controlli sul territorio.
Un episodio che difficilmente può essere archiviato come isolato. Al contrario, rappresenta l’ennesimo segnale di una città sempre più esposta all’azione indisturbata di bande criminali, che agiscono con sicurezza e senza timore di essere fermate.
I ladri finiscono per “sfrattare” simbolicamente le famiglie dalle loro abitazioni, violando non solo la proprietà privata, ma anche la dimensione più intima della vita quotidiana. In questo caso, le vittime sono due giovani professionisti, persone impegnate nel lavoro e nella crescita personale, emblema di una parte sana della comunità che si ritrova a fare i conti con un clima di costante insicurezza.
Sorge spontanea una domanda: dove sono i controlli? Com’è possibile che, in un orario in cui la città è viva e operativa, si possano compiere furti con tale facilità? La sensazione condivisa è quella di un’assenza dello Stato, di un vuoto che favorisce la criminalità e lascia i cittadini onesti soli e vulnerabili.
Alla famiglia derubata sono stati sottratti gioielli, contanti e parte del corredo domestico, tra cui coperte di lino, un aspirapolvere Folletto e diverse piastre elettriche.
Qualche settimana fa, inoltre, un episodio analogo ha colpito anche la casa di un noto pizzaiolo acerrano, situata nella zona dell’Ice Snei. In quel caso i malviventi hanno agito con la stessa disinvoltura, forzando l’ingresso e mettendo completamente a soqquadro l’abitazione. Il bottino ha incluso denaro, oggetti personali e attrezzature legate all’attività lavorativa, causando non solo un danno economico ma anche un profondo senso di violazione. Un fatto che aveva già acceso l’allarme sicurezza, rimasto però inascoltato.
Acerra appare oggi come una città in difficoltà, dove la vivibilità è messa a dura prova. Servono interventi immediati, una presenza costante delle forze dell’ordine e una risposta concreta delle istituzioni. Continuare così significa condannare i cittadini a vivere nella paura.

