
Cesa. È arrivata una condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione per il minorenne ritenuto responsabile di una violenza sessuale avvenuta nel Casertano. La sentenza è stata emessa al termine del giudizio abbreviato dal Tribunale per i Minorenni di Napoli, presieduto dal giudice Coronella.
L’imputato, diciassettenne originario di Torre Annunziata, era stato denunciato subito dopo l’episodio e successivamente individuato dagli investigatori anche grazie alle indicazioni fornite dalla vittima e al contributo di alcuni testimoni. Determinante è stata la ricognizione personale, che ha consentito di confermare l’identità del giovane.
I fatti risalgono al mese di aprile dello scorso anno. Secondo quanto ricostruito nel corso del procedimento, tutto sarebbe iniziato dopo una serata trascorsa in un pub di Aversa. In quel contesto, il ragazzo avrebbe convinto la vittima, una diciannovenne residente a Cesa, a seguirlo. I due si sarebbero poi spostati all’interno di un rudere abbandonato, dove si sarebbe consumata la violenza sessuale.
Dopo l’accaduto, la giovane ha trovato la forza di denunciare quanto subito, dando avvio alle indagini che hanno portato prima all’identificazione del presunto responsabile e infine al processo davanti alla magistratura minorile.
La vittima e i suoi familiari sono stati assistiti nel percorso giudiziario dall’avvocato Luigi Marrandino, che ha seguito la costituzione di parte civile e le fasi del procedimento.
La sentenza rappresenta un passaggio importante sul piano giudiziario, ribadendo l’attenzione delle istituzioni verso i reati di violenza sessuale, anche quando coinvolgono soggetti minorenni, e il ruolo fondamentale delle denunce nel consentire l’accertamento delle responsabilità.

