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Santa Maria a Vico. Ieri sera a palazzo Bernardo diversi membri della politica locale, ex amministratori, esponenti della società civile (tra questi il farmacista L. Saccavino), si sono riuniti dopo un passaparola, per discutere dell’attuale situazione politico amministrativa in rapporto alla prossima scadenza elettorale per il rinnovo del consiglio comunale.
Un incontro pubblico, aperto che ha avuto una discreta affluenza e che soprattutto ha generato un dibattito interessante e improntato al cambiamento radicale di Santa Maria a Vico. A moderare il consigliere Franco De Lucia, tra il pubblico c’era anche il collega Vincenzo Guida.
L’obiettivo comune è quello di gettare le basi per cercare di puntare alla creazione di una nuova classe dirigente che attraverso un metodo condiviso amministri il Comune puntando ad obiettivi più grandi come accaduto nell’epoca d’oro. I veterani si porranno con funzione di garanzia di un civismo illuminato per puntare al bene della comunità.
Tanti gli spunti, e sicuramente uno di quelli più cavalcati riguarda l’attuale sindaco Andrea Pirozzi, detentore di un potere smisurato da quasi 5 lustri, ad eccezione della parentesi telesiana di 3 anni.
Tanti hanno messo a fattor comune l’idea che bisogna andare oltre la politica dell’attuale primo cittadino che non è di prospettiva per lo sviluppo economico e culturale che Santa Maria a Vico merita.
Questo è stato uno dei capisaldi di quasi tutti gli interventi, a cominciare dal primo, che è stato quello dell’avvocato Pasquale Vigliotti.
Ci sono stati anche dei riferimenti ad Arienzo, con elogi a Giuseppe Guida che secondo i suddetti ha portato avanti un metodo preciso con risultati visibili agli occhi di tutti, mentre Santa Maria a Vico è impantanata.
Il senatore Enzo D’Anna ha aggiunto con dovizia di particolari i motivi per i quali il sindaco e la sua maggioranza si sarebbero dovuti dimettere dopo gli arresti di ottobre.
Inoltre sempre il senatore (arringa più lunga), ha spiegato che Andrea Pirozzi è un sindaco superato, figlio di un modo di intendere la politica basato sull’apparenza e con prospettive limitate.
Caustica è stata l’orazione di Agostino Morgillo che ha interrogato i presenti ad analizzare i motivi e le responsabilità per i quali il paese si è ritrovato in questa situazione.
Nel corso del dibattito, tra l’apprezzamento generale, hanno preso la parola anche due giovani, Alessandro Nuzzo e Alessandro Bernardo che hanno auspicato un maggiore coinvolgimento e interessamente dei loro coetanei a questo tipo di iniziative.
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Consigliere comunale Francesco De Lucia
Ex assessore Ernesto Savinelli

