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Tra competenza e innovazione: viaggio nello studio ‘Fisio Experience’ di Giuseppe Caruso

Di 11 Dicembre 2025Senza categoria

San Marco Evangelista. Nel cuore di San Marco Evangelista, in via Torquato Tasso 47, c’è uno studio dove professionalità e passione si incontrano per aiutare le persone a ritrovare benessere e movimento. Parliamo di “Fisio Experience”, il centro fisioterapico fondato e guidato da Giuseppe Caruso, giovane professionista del settore con un approccio moderno e attento alle esigenze di ogni paziente.

A presentarsi è direttamente il protagonista della nostra intervista, il dott. Giuseppe Caruso, fisioterapista e fondatore di Fisio Experience. Con passione e determinazione racconta così la sua formazione e il suo approccio al lavoro: “Mi presento sono il dott. Giuseppe Caruso Fisioterapista e proprietario dello studio Fisio Experience, dal 24 novembre 2020 ho ottenuto con il massimo dei voti la laurea in fisioterapia e da allora fino ad oggi ho arricchito le mie conoscenze partecipando a decine di corsi di formazione specializzandomi nel trattamento delle principali patologie muscolo-scheletriche come cervicalgia e patologie della cuffia dei rotatori! Oggi un terzo del mio tempo e dei miei guadagni lo dedico alla continua formazione professionale per offrire a tutti i miei pazienti un servizio sempre più di qualità e ricambiare a suon di risultati la fiducia che in tantissimi mi riservano ogni giorno!”

Dopo questa personale presentazione, il dott. Caruso ha risposto a delle domande sul suo percorso, sulle problematiche più comuni e sull’importanza della fisioterapia nella vita quotidiana:

Come e quando è nata la sua passione per la fisioterapia? “La mia passione per la fisioterapia nasce quando ancora diciottenne giocavo in diverse società dilettantistiche e vedevo questa figura che si dedicava alla cura dei miei compagni di squadra! Dopo un banale infortunio fui costretto anch’io per ritornare in campo ad averne bisogno e da lì come quando incontri la persona della tua vita e te ne innamori, mi innamorai di quella che è ad oggi la cosa più importante che ho”.

Quali sono le problematiche fisiche più comuni che le persone sottovalutano? “Sono diverse. Ogni giorno mi appresto a trattare problematiche come cervicalgie e lombalgie su tutte ma anche esiti di interventi chirurgici che richiedono un trattamento riabilitativo come protesi di ginocchio ed anca che al giorno d’oggi sono sempre più frequenti! Non c’è fortunatamente una problematica che i pazienti sottovalutano al giorno d’oggi anche perché al minimo fastidio o dolore presi anche da un forte stato ansioso tipico di questi tempi, fortunatamente si riferiscono sempre al medico di turno che poi li indirizza se ne hanno bisogno dal fisioterapista”.

Quanto conta la prevenzione, anche per chi non pratica sport o attività fisica in generale?La prevenzione è fondamentale e sposa a pennello proprio una fase della fisioterapia che prende il nome di prevenzione primaria ovvero mettere in atto tutta una serie di trattamenti per prevenire l’insorgenza di una patologia, quindi posso dire che il fisioterapista è il professionista sanitario che si occupa anche di prevenzione.”

Qual è l’errore più frequente che vede nei pazienti durante la riabilitazione? “Sono diversi ma quello più grave è sicuramente sospendere i trattamenti appena si rendono conto che c’è un miglioramento della propria problematica , cosa a mio modo di vedere sbagliata perché c’è sempre bisogno di un percorso che ha diverse fasi e che deve essere necessariamente completato, diversamente il paziente credendo di stare bene ed essendo esposto nuovamente ai fattori di rischio in poco tempo avrà bisogno nuovamente del fisioterapista, cosa che non succede mai con i miei pazienti perché tutti i giorni gli spiego che c’è bisogno di continuità e soprattutto al termine del percorso di prendere parte ad una terapia di mantenimento con una frequenza che dipende dalla problematica che hanno riportato”.

Come cambia l’approccio tra un atleta professionista e un paziente “comune”? “L’approccio è praticamente lo stesso anche perché punto a dare sempre il massimo con tutti i miei pazienti sia che si tratta di persone famose che persone comuni! Naturalmente un paziente tra virgolette famoso risulta essere molto più esigente rispetto magari ad una persona anziana che ha obiettivi diversi, quindi esigenze diverse obiettivi diversi ma stessa motivazione nel raggiungerli”.

Ci sono nuove tecniche o tecnologie che stanno rivoluzionando il settore? Se si, già le stai applicando personalmente? “Si, è un settore in continua evoluzione quindi anche in termini di apparecchiature! Naturalmente nel mio centro sono dotato della nuovissima S.I.S di casa ZIMMER ovvero una terapia fisica che sfrutta dei campi elettromagnetici pulsati per ottenere degli effetti antinfiammatori e antalgici sulle diverse strutture articolari, muscolari e tendinee e stimolazione delle strutture nervose in quanto capace di generare una stimolazione della capacità contrattile”.

Quanto incide l’aspetto psicologico nel recupero da un infortunio? “L’aspetto psicologico in un trattamento incide moltissimo nella riuscita di quest’ultimo perché tocca considerare che il dolore non è soltanto fisico ma anche il risultato di un’esperienza che il paziente vive sulla propria pelle,quindi tocca considerare anche l’aspetto psicologico,i suoi traumi,i suoi dolori e il suo passato.
Grazie ad una approfondita conversazione andiamo a ricercare questi aspetti,cercando di dare il nostro piccolo contributo per migliorarli,attraverso i nostri trattamenti”.

Che consiglio darebbe a chi passa molte ore seduto o in piedi per lavoro? “Uno dei vari consigli che do a questa tipologia di pazienti è quello di abolire o migliorare questa abitudine scorretta, prendendo parte a dei programmi fisioterapici finalizzati al recupero di uno stile di vita sano e al miglioramento del proprio benessere psicofisico attraverso l’esercizio terapeutico ,stretching e rieducazione posturale che rappresentano la chiave della fisioterapia moderna.
Nel momento in cui il paziente prende parte attivamente a questi programmi riabilitativi,grazie al suo fisioterapista,diventa parte integrante del recupero riuscendo a dare una svolta alla propria vita”.

Come si costruisce un rapporto di fiducia con il paziente?Oggigiorno ogni paziente è vittima di un abusivismo incontrollato fatto di figure non sanitarie che si approfittano di queste situazioni delicate e mettono in atto tutta una seria di trattamenti che non hanno alcuna finalità riabilitativa se non quella di peggiorare il quadro clinico del paziente facendolo passare da uno stato acuto ad uno stato cronico con conseguente aumento dei tempi di recupero.
Naturalmente i pazienti dopo essere stati vittime ed aver avuto esperienze negative con queste “figure” finalmente fanno riferimento a personale qualificato ed è li che trovano miglioramenti o addirittura a risoluzione del proprio quadro patologico grazie ad una preparazione fatta di aggiornamento studio,corsi di formazione,master e pratica clinica giornaliera,ingredienti essenziali e necessari per raggiungere il risultato desiderato”.

C’è un caso che le è rimasto particolarmente impresso nella carriera? “Il caso che più mi ha colpito in questi anni è stato un ragazzo che appena diciottenne mentre sostava sul proprio motorino nel proprio viale fu vittima di un incidente con un automobile che gli provocò una frattura della testa femorale costringendolo ad un riposo forzato a letto di almeno 30 giorni, poiché impossibilitato ad essere sottoposto ad un intervento chirurgico vista la giovane età,invasività della procedura chirurgica e con tutte le conseguenze che avrebbero potuto impattare in maniera significativa sulla propria qualità di vita.
Così grazie ad un intervento fisioterapico tempestivo fatto di 6 sedute settimanali fui in grado di riportarlo a camminare in appena 30 giorni con lo stupore generale della propria famiglia e dell equipe medica di riferimento.

Infine: cosa ti auguri e (ti aspetti) per il futuro della tua attività e della fisioterapia generale? “Per la mia attività mi auguro di crescere sempre di più e di offrire opportunità lavorativa ai tanti giovani che si apprestano a muovere i primi passi verso questa magnifica professione,cercando di trasmettergli tutta la mia professionalità,passione e tutto il mio amore per questo lavoro.
Per il futuro della fisioterapia mi aspetto una maggior consapevolezza da parte dei pazienti su quali sono le potenzialità di quest’ultima e i propri ambiti di intervento che purtroppo risultano essere ancora sconosciuti”.

Attraverso le sue parole, Giuseppe Caruso ha trasmesso la passione e la competenza che ogni giorno mette nel suo lavoro. Lo studio “Fisio Experience” di San Marco Evangelista si conferma una realtà attenta ai bisogni dei pazienti, dove l’attenzione alla persona va di pari passo con la professionalità. Un approccio moderno, umano e competente, che fa davvero la differenza nel percorso verso il benessere.

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