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Stop al distributore di carburanti dopo l’interdittiva antimafia

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Si aggrava la situazione per il distributore di carburanti situato in via Giovanni Paolo I a Santa Maria Capua Vetere. Dopo la chiusura imposta nei mesi scorsi a seguito dell’interdittiva antimafia, è arrivato ora anche il provvedimento formale con cui il Comune revoca ogni permesso necessario al funzionamento dell’impianto.

La stazione di servizio, gestita da una società con sede a Marcianise, era finita sotto la lente delle autorità all’inizio di settembre, quando la Prefettura aveva disposto l’interdizione antimafia per sospetti collegamenti con ambienti della criminalità organizzata. Tale provvedimento aveva comportato l’immediata sospensione dell’attività, in attesa delle successive valutazioni da parte degli uffici comunali competenti.

Dopo gli approfondimenti tecnici e amministrativi, il Comune ha ora deciso di revocare sia l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) sia l’autorizzazione amministrativa petrolifera, indispensabili per l’installazione e l’esercizio di qualunque impianto di distribuzione di carburanti. Il ritiro dei titoli autorizzativi sancisce, di fatto, l’impossibilità per la società proprietaria di proseguire l’attività nella sede di via Giovanni Paolo I.

Il provvedimento emesso dall’Ente locale non riguarda soltanto la cessazione degli effetti delle autorizzazioni, ma introduce anche un divieto immediato di prosecuzione di qualsiasi attività riconducibile alla vendita o alla distribuzione di carburanti nell’area in questione. Si tratta dunque di un provvedimento definitivo, che chiude ogni margine di operatività per la stazione di servizio già da tempo inattiva.

L’intervento dell’amministrazione rientra nelle azioni di prevenzione previste dalla normativa antimafia, volte a evitare che attività economiche possano essere utilizzate o condizionate da organizzazioni criminali. Il caso continuerà a essere monitorato dagli organi competenti, mentre la società potrà eventualmente intraprendere i percorsi legali previsti per contestare le decisioni adottate.

 

Foto di repertorio

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