
Regionale. “Cobra” un nome che fa ricordare ciò che è successo a Ercolano, e proprio ieri è stato tema centrale di un’accesa udienza in tribunale. Un nome evocativo che la cronaca ci ripropone continuamente, grazie ai sequestri che i Carabinieri compiono sul territorio partenopeo.
L’ultimo, uno dei casi più assurdi, è di questa notte. I militari della tenenza di Cercola hanno fermato un’auto, durante un posto di controllo. A bordo un uomo con la compagna e i due figli di 2 e 10 anni. All’apparenza una normale famiglia, se non fosse per un “intruso” saltato immediatamente all’occhio.
Una confezione di 29 ordigni “Cobra” e “Cipolle”, per oltre 2 chili e mezzo di polvere pirica. Un potenziale esplosivo enorme, che avrebbe potuto uccidere sia i bambini che i genitori e distruggere anche l’auto. In manette Domenico Paone e Giuseppina Borriello, entrambi già noti alle forze dell’ordine. La donna è ai domiciliari, l’uomo è stato portato in carcere.

