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Svaligiata l’abitazione dell’ex deputata

 

Santa Maria Capua Vetere. Dopo il furto in casa, l’appello di Camilla Sgambato: “La sicurezza è un diritto democratico, non un tema di destra o sinistra”

 

L’ex deputata e candidata alle recenti elezioni regionali, Camilla Sgambato, torna al centro del dibattito pubblico dopo essere stata vittima di un nuovo episodio criminale. Come lei stessa ha raccontato sui social, si tratta del secondo furto nella sua abitazione nel giro di pochi mesi, un evento che ha trasformato un semplice sfogo personale in una riflessione più ampia sul tema della sicurezza e della fragilità sociale del territorio.

 

“Quello che mi è accaduto ieri sera è molto grave, ma non cambia le mie convinzioni: una società più #giusta è anche una società più sicura”, ha scritto Sgambato, spiegando come ciò che è successo non riguardi solo la sua sfera privata. “Due furti in casa, nello stesso anno, non sono solo un fatto privato. Sono il segno di una fragilità che riguarda tutti: la sicurezza dei cittadini, il senso di protezione nelle nostre strade, la tenuta stessa del tessuto sociale. È un’esperienza che ferisce, disorienta, e che — ancora una volta — mi ricorda quanto sia urgente lavorare perché nessuno si senta solo o indifeso, né nel proprio quartiere, né nella propria casa.”

 

Secondo quanto ricostruito, i ladri avrebbero agito approfittando dell’oscurità e dell’assenza temporanea della proprietaria, introducendosi nell’abitazione e portando via vari oggetti di valore. L’episodio si aggiunge a una serie di furti e intrusioni segnalate negli ultimi mesi in diverse zone del Casertano, che stanno alimentando timore e tensione tra i residenti.

 

Nel suo lungo messaggio, l’ex parlamentare sottolinea la necessità di evitare strumentalizzazioni politiche: “La sicurezza non è un tema ‘di destra’ o ‘di sinistra’, è un diritto democratico.” Ma, avverte, non basta chiedere più forze dell’ordine: “Per garantirla davvero non basta invocare più controlli o più repressione. Serve affrontare le cause profonde dell’insicurezza: le disuguaglianze sociali, l’emarginazione, la mancanza di opportunità che spesso generano percorsi di illegalità.”

 

Da qui il suo appello finale: “Credo in un Paese in cui coesione sociale e sicurezza vadano di pari passo. Dove rafforzare la presenza dello Stato significhi anche investire nei servizi, nell’educazione, nel lavoro, nei presidi di comunità. Dove la sicurezza non sia una promessa gridata, ma una responsabilità costruita giorno per giorno.”

 

 

 

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