
Caiazzo. Pochi giorni fa nella cittadina di Caiazzo è stato inaugurato “Anticoleum – Cucina Essenziale”, una nuova attività enogastronomica che celebra le eccellenze del nostro territorio: dall’olio al vino, dai sapori autentici alle atmosfere che raccontano le nostre radici contadine.
Un concept gastronomico che punta sulla purezza dei sapori, sulla stagionalità e su un’estetica minimalista. Il progetto, guidato dagli chef Giuseppe Spieza e Vincenzo Serpico, hanno attirato una folla di curiosi e appassionati di gastronomia.
L’ambiente, costruito con materiali naturali e un design pulito, riflette la filosofia del ristorante: pochi elementi, scelti con cura e la storia del territorio. Anche la proposta culinaria segue la stessa direzione.
“La nostra idea è restituire dignità agli ingredienti, senza sovrastrutture,” hanno dichiarato gli chef durante il taglio del nastro.
Il menu, infatti, si compone di piatti lineari nelle forme ma complessi nella ricerca delle materie prime, provenienti principalmente da piccoli produttori locali.
Tra gli assaggi presentati durante l’evento, grande attenzione ha suscitato il percorso degustazione dedicato di prodotti locali esaltati da tecniche di cottura essenziali e abbinamenti particolari.
Magnifico Il torchio romano al centro della sala che richiama la macina delle olive.
Ma com’è nata l’idea di due ragazzi di far riscoprire in chiave moderna l’eccellenza culinaria storica del nostro territorio?
Ho avuto l’occasione di intervistare i due ristoratori qualche giorno dopo.
Buongiorno ragazzi Auguri per la vostra nuova attività!
Parliamo subito del concetto di cucina essenziale. Cosa significa per voi?
La cucina essenziale è un approccio culinario che punta all’essenza degli ingredienti e alla semplicità dei gesti. Non significa “minimalismo povero”, ma massima espressività con il minimo necessario. Ecco i suoi elementi chiave: Centralità dell’ingrediente, pochi elementi ed il concetto di sottrarre piuttosto che aggiungere
Perché avete deciso di aprire un locale che si concentra su questo tipo di cucina?
I clienti cercano piatti sinceri, ingredienti riconoscibili, esperienze meno artificiose. La cucina essenziale incarna perfettamente questo desiderio: meno effetti speciali, più sostanza
Il nostro approccio verso la sostenibilità si basa su due pilastri: Scelta consapevole degli ingredienti, prediligiamo le stagionalità e la politica zero waste
Com’ è nato l’amore per la cucina?
L’amore per la cucina è nato in modo quasi naturale, senza un vero momento di svolta. È stato un crescendo, fatto di profumi, gesti e curiosità. Da bambino ero attirato da quello che succedeva in cucina: il rumore del coltello sul tagliere, il vapore che usciva da una pentola, la ritualità dei pasti preparati in famiglia. Non capivo ancora la tecnica, ma percepivo che lì dentro c’era qualcosa di vivo.
Credete che questa sia la cucina del futuro?
La risposta breve è sì: la cucina sostenibile non è solo una tendenza, ma una delle direzioni più credibili e necessarie del futuro gastronomico
Un messaggio per chi verrà a trovarvi?
Grazie per essere parte del nostro viaggio. Qui troverai una cucina essenziale e sostenibile, fatta di ingredienti veri, stagionali e raccontati con rispetto. Ogni piatto nasce per farti sentire qualcosa: un ricordo, un profumo, un dettaglio che parla di noi e del nostro territorio. Non vediamo l’ora di accoglierti e condividere con te questa esperienza.
A presto, la tavola è già pronta

