
CASERTA/MARCIANISE. Mattinata di forte mobilitazione nel capoluogo. Decine di lavoratori sono scesi in strada per partecipare al corteo promosso dall’Usb, che da giorni denuncia quella che definisce “repressione antisindacale” all’interno dello stabilimento ex Jabil di Marcianise, oggi passato alla nuova società Tma.
A comunicare l’avvio dell’iniziativa è la stessa Usb Campania, che aveva annunciato la protesta dopo il licenziamento di Michele Madonna, dirigente regionale del sindacato. Madonna è stato allontanato dall’azienda dopo aver criticato l’operazione che ha portato al subentro della newco Tma, partecipata da Tme di Portico di Caserta e da Invitalia. Una decisione che, secondo il sindacato, rappresenta un grave segnale di chiusura verso il confronto interno.
Il corteo, partito in mattinata, ha raggiunto la sede di Confindustria Caserta, punto centrale della manifestazione. Qui Madonna, insieme a Pasquale Zeno – altro lavoratore licenziato nei mesi scorsi – si è incatenato a un palo all’ingresso dell’associazione datoriale, dando vita a un gesto di forte impatto simbolico.
Secondo quanto riferito dall’Usb, l’azione sta attirando l’attenzione di numerosi cittadini e colleghi. Nel comunicato diffuso nel corso della mattinata, l’organizzazione sindacale parla di crescente solidarietà attorno alla vicenda e ribadisce le accuse alla società subentrata: «L’iniziativa richiama lavoratrici, lavoratori e cittadini attorno alla denuncia della gestione Tma e del clima intimidatorio che da mesi colpisce i rappresentanti Usb».
Il sindacato, che nelle ultime settimane aveva già organizzato presìdi e assemblee pubbliche, annuncia di voler proseguire la mobilitazione fino a quando non riceverà risposte concrete sul reintegro dei lavoratori licenziati e su una gestione delle relazioni industriali ritenuta più trasparente.
La vertenza dell’ex Jabil, dopo anni di incertezze e passaggi societari, torna così al centro del dibattito locale, mentre cresce la preoccupazione dei dipendenti per il futuro produttivo del sito marcianisano e per il clima interno denunciato dall’Usb.

