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Rimpasto di giunta e trasformismi, Colella al sindaco: “Cambi metodo”

 

Marcianise. L’allarme di Colella: “Serve un cambio di metodo, non pochi uomini al comando”

 

Si accende il dibattito politico a Marcianise dopo l’azzeramento della giunta e il fallimento dell’ultima variazione di bilancio. A intervenire con una lunga e articolata nota è il consigliere comunale [nome del firmatario], che esprime “profonda preoccupazione” per la direzione intrapresa dall’amministrazione e per l’assenza di un confronto reale all’interno della maggioranza.

 

Il consigliere ricorda di aver sempre mantenuto un atteggiamento leale, evitando “giochi strani” e scelte che potessero indebolire il sindaco. Anche quando non condivideva alcune decisioni — dalla composizione della giunta alla distribuzione delle deleghe — ha scelto di non alimentare tensioni, convinto che la priorità fosse garantire stabilità per affrontare i grandi problemi della città.

 

Il punto di rottura è arrivato nell’ultimo consiglio comunale, dove si è astenuto sulla variazione di bilancio per “richiamare tutti a un cambio di metodo” e per chiedere più trasparenza e informazioni sui provvedimenti all’esame dell’aula. “Bisognava ridare centralità al consiglio, alle commissioni, ai consiglieri”, afferma.

 

Secondo il consigliere, il sindaco starebbe affrontando la crisi “con superficialità e cattivi consigli”, ignorando segnali politici evidenti: assenze, divisioni interne, esternazioni dei capigruppo. Ancora più grave sarebbe, denuncia, la gestione riservata della crisi, “trattata come un fatto privato” attraverso incontri ristretti, accordi sotterranei e tentativi di “campagna acquisti”.

 

Il problema, avverte, non è una questione di numeri ma di scelte: “Un consigliere vale quanto un altro. Non serve un’operazione aritmetica, ma un cambiamento immediato fondato su trasparenza, competenze e responsabilità”.

 

Tra le priorità elencate: pubblicazione dei dati obbligatori per legge sul sito istituzionale, monitoraggio dei lavori pubblici, gestione dei concorsi, gare per i servizi essenziali, recupero dei crediti e riorganizzazione della macchina comunale.

 

Il monito finale è netto: “Non saranno nuovi trasformismi a salvarci dal commissariamento. È il tempo delle idee, non di pochi uomini al comando. Può salvarci solo l’autorevolezza del sindaco e un vero cambio di metodo. Cambiamo”.

 

 

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