
Francolise. Il corpo di Rocco Amato, 32 anni, originario di Francolise, è tornato in Italia dopo la tragedia avvenuta a Barcellona, dove il giovane ha perso la vita precipitando da un parcheggio a un livello inferiore, da un’altezza di circa dieci metri, lo scorso 22 novembre. Le esequie si svolgeranno dopodomani alle 15 nella chiesa di San Germano Vescovo, a Sant’Andrea del Pizzone, la frazione dove Rocco soggiornava ogni volta che rientrava in patria. Figlio unico di Sandro e Alba, sin da adolescente aveva iniziato a viaggiare, spinto dalla curiosità e dal desiderio di conoscere il mondo.
Negli ultimi anni aveva scelto la California come nuova casa, dove sarebbe dovuto tornare a breve per completare le pratiche relative alla sua permanenza negli Stati Uniti, dopo una lunga parentesi anche a Berlino. Per dargli l’ultimo saluto giungeranno amici da molte città italiane ed europee, in gran parte persone che condividevano con lui la passione per la musica techno. Proprio questo gruppo di amici ha organizzato una raccolta fondi per sostenere la famiglia, iniziativa che in poche ore ha superato i 20mila euro grazie a donazioni provenienti da tutto il mondo.
Amato lavorava nell’ambito degli eventi musicali e amava viaggiare con lo zaino in spalla, alla ricerca continua di nuove esperienze. L’ultima tappa del suo percorso lo aveva portato a Barcellona, ospite di un conoscente per assistere a un concerto. Di lui non si erano avute più notizie dal giorno stesso in cui è stato ritrovato senza vita. Le circostanze di quanto avvenuto nelle ore precedenti la tragedia restano ancora da definire: la polizia catalana ha mostrato alla famiglia un filmato in cui il giovane cammina velocemente in un parcheggio, con il telefono in mano. Successivamente è stato individuato morto a un livello inferiore della stessa struttura.
Alcuni familiari ipotizzano che la caduta possa essere stata provocata da una distrazione, anche se gli investigatori spagnoli considerano al momento più probabile l’ipotesi di un incidente. Restano tuttavia punti irrisolti, a partire dal motivo della presenza di Rocco in quell’area del parcheggio. Si attendono risposte dall’analisi del suo cellulare, consegnato ai carabinieri per lo sblocco. Si sa che in quel quartiere era arrivato insieme a un amico, che lo aveva accompagnato fino all’ingresso di un ospedale: Rocco soffriva da tempo di forti mal di testa e probabilmente cercava un consulto medico. Il giovane, però, non risulta essere mai entrato nella struttura, e da quel momento si sono perse le sue tracce.
In attesa che le indagini chiariscano gli ultimi spostamenti, la comunità di Francolise si prepara a salutarlo. Nel giorno dei funerali verrà osservato il lutto cittadino, come gesto di vicinanza alla famiglia e per onorare un giovane che, pur avendo trascorso gran parte della sua vita in viaggio, aveva mantenuto un legame profondo con il suo paese d’origine.

