AFRAGOLA. È stato collocato in una comunità il minorenne di Afragola ritenuto gravemente indiziato del tentato omicidio di un giovane di 19 anni, ferito con una coltellata all’addome durante una lite avvenuta lo scorso 24 aprile in piazza Gianturco. L’esecuzione della misura cautelare, disposta dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli, è stata eseguita nella giornata del 2 dicembre dai Carabinieri della Stazione di Afragola, che per mesi hanno lavorato alla ricostruzione dei fatti.
L’indagine, avviata subito dopo l’accoltellamento, è partita dalle testimonianze raccolte dagli uomini dell’Arma e dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Le telecamere, insieme ai racconti di alcuni presenti, hanno consentito di delineare il contesto della violenta lite: un contrasto sorto per futili motivi, legati a dissidi pregressi tra due gruppi di giovanissimi.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nel corso dello scontro il minorenne avrebbe estratto un’arma da taglio e colpito la vittima con un fendente all’addome, per poi allontanarsi rapidamente facendo perdere le proprie tracce. Il diciannovenne, soccorso poco dopo, riuscì a sopravvivere grazie al tempestivo intervento dei sanitari.
Il quadro indiziario raccolto dagli inquirenti ha portato la Procura per i Minorenni a richiedere l’emissione di un provvedimento restrittivo, accolto dal giudice che ha disposto il collocamento del giovane in comunità. Il provvedimento non costituisce una condanna, ma misura cautelare in attesa degli sviluppi del procedimento.
Le indagini proseguono per chiarire eventuali ulteriori responsabilità e per definire tutti gli aspetti del confronto scoppiato tra i due gruppi di ragazzi. L’episodio riaccende l’attenzione sui fenomeni di violenza giovanile e sulle dinamiche di gruppo che, troppo spesso, sfociano in aggressioni con esiti potenzialmente tragici.
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