
Santa Maria a Vico. Quella di Forza Italia alle Regionali a Santa Maria a Vico è stata una vera e propria debacle, infatti la percentuale totale è poco più del 9 e mezzo %, con Zannini che arriva soltanto a 288 voti, pochissimi per un super consigliere regionale accreditato come lui a queste latitudini.
Questo è il segno che l’amministrazione comunale si è mossa poco, un po’ volutamente e un po’ perché distratta da altri accadimenti, per non parlare poi di quelle infelici dichiarazioni del senatore Silvestro che non sono state gradite dalla cittadinanza.
Questo potrebbe influire anche in ottica provinciale, visto che ci sono aspettative importanti in zona.
Lo si era detto che in questa cittadina c’era un ampio corridoio elettorale in virtù delle vicende che hanno riguardato il vicesindaco Veronica Biondo ma chi doveva sfruttarlo in modo dirompente, non lo ha fatto.
Ci riferiamo alla candidata del Pd Camilla Sgambato che secondo noi poteva e doveva andare ben oltre quota 704, aveva tutte le carte in regola per trovare nella sua Santa Maria a Vico quei 337 voti che le avrebbero permesso di superare il Villano al fotofinish.
Benissimo invece il sanfeliciano Giovanni Ferrara che ha sfiorato le 400 preferenze, con un messaggio semplice e chiaro che ha trovato proseliti anche tra i cugini di Smav.
Bene naturalmente Alfonso Piscitelli che ha preso qualcosina in più della stessa Sgambato.
Per il resto tutte percentuali che erano nelle attese, con tanti voti di opinione. Nella vicina Cervino, bene il candidato locale Peppe Piscitelli, mentre ci si aspettava qualcosa di più dal sindaco e da alcuni dei suoi fedelissimi che portavano Smarrazzo e dal consigliere Biagio Di Nuzzo che sosteneva Zannini, finito poco sotto i 100.

