
NAZIONALE – Mancano pochi giorni alla scadenza fissata dal Ministero dei Trasporti per il grande censimento degli autovelox in Italia. Entro il 30 novembre 2025, infatti, tutti i Comuni, le Province e le forze di polizia dovranno comunicare al Ministero ogni apparecchio di rilevazione di velocità presente sul proprio territorio.
Un passaggio decisivo: gli autovelox non registrati sulla piattaforma pubblica non potranno più emettere sanzioni valide. E chi dovesse ricevere una multa da un dispositivo non dichiarato avrà diritto all’annullamento.
La questione della legittimità delle multe per eccesso di velocità è stata al centro di controversie per anni, arrivando spesso davanti alla Corte di Cassazione. Il Mit ha quindi deciso di introdurre una procedura chiara e uniforme per distinguere gli autovelox regolari da quelli privi dei requisiti necessari.
Con un decreto emanato a fine settembre, il Ministero ha chiesto agli enti locali di registrare ogni dispositivo indicando:
- marca e modello;
- numero di matricola;
- decreto di approvazione o omologazione;
- tipologia dell’apparecchio (fisso, mobile, temporaneo o permanente);
- codice catastale;
- posizione esatta del dispositivo.
L’obiettivo è creare una lista ufficiale degli autovelox autorizzati, consultabile da ogni cittadino sul sito del Ministero dei Trasporti.
Dal momento in cui la lista sarà pubblicata online, il principio sarà semplice: solo gli autovelox presenti nell’elenco saranno validi e i dispositivi non registrati dovranno essere spenti o, in caso contrario, le multe generate saranno nulle. Di conseguenza chi riceve una sanzione potrà verificare l’apparecchio confrontandolo con l’elenco ufficiale disponibile sul portale del Mit.
Gli autovelox non inseriti nella lista saranno automaticamente considerati non conformi, magari perché privi di autorizzazione regolare o installati in modo improprio.
La normativa prevede che l’elenco sia reso pubblico sul sito del Ministero per garantire trasparenza e consultazione libera.
Domani, 28 novembre, scade il termine dei 60 giorni stabilito dal decreto: la pubblicazione dell’elenco è dunque attesa già nei prossimi giorni.

