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Agguato per vendicare video hot: giovane calciatore muore in ospedale

Di 17 Novembre 2025Cronaca, Regionale

Regionale. Non ce l’ha fatta purtroppo il giovane calciatore rimasto vittima di un violento agguato la notte del 15 settembre scorso ai Quartieri Spagnoli. Si chiamava Umberto Catanzaro, aveva 22 anni.

La vittima si è spenta oggi nell’ospedale Vecchio pellegrini di Napoli. I medici hanno provato in ogni modo di salvarlo, ma dopo due mesi di lotta, il cuore del giovane si è fermato, segnando così il tragico epilogo.

Tutto è iniziato a causa di un video hard che ritraeva la figlia di un boss con il fidanzato, un giovane di 17 anni, anche lui facente parte anche lui dell’ambiente criminale Il 17enne, ha mostrato quelle immagini ad altri, diffondendo quei filmati e questo ha portato il padre della fidanzata, a desiderare di vendicarsi contro il giovane.

Stando a quanto è emerso, nonostante si trovasse ai domiciliari, ha comunque deciso di agire in prima persona. Così è stato organizzato l’agguato su uno scooter, e gli attentatori, hanno presi di mira una Smart, sparando contro la stessa. Vettura che si trovava nella zona tra via Conte di Mola e via San Mattia per colpire il loro obiettivo, il 17enne.

Il gruppo ha esploso diversi colpi di arma da fuoco per colpire il 17enne, invece, è stato colpito Umberto Catanzaro, che era completamente estraneo ai fatti e agli ambienti criminali. Un proiettile lo raggiunse all’addome. Il 17enne invece è rimasto illeso. Così il calciatore è stato portato in ospedale, e nonostante gli sforzi dei medici, non ce l’ha fatta.

Una tragedia che ha colpito duramente la comunità e la famiglia della vittima.  Catanzaro era un calciatore e in passato aveva giocato nel Rione Terra, squadra di Pozzuoli e nella Paganese ricoprendo il ruolo di attaccante esterno.

I carabinieri hanno subito avviato le indagini per ricostruire la drammatica vicenda. E proprio grazie alle indagini si è ricostruito il tutto riuscendo a fermare quattro persone il 19 ottobre scorso, il ras di 45 anni, il 17enne che era con lui sullo scooter, un altro minorenne e una ragazza di 20 anni che avrebbe aiutato uno dei minorenni coinvolti portandolo in un B&B per partire con uno scooter il quale aveva la targa coperta così da non risalire a loro. E ora dovranno rispondere di omicidio, e non più tentato omicidio.

 

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