
CAPUA. Profondo cordoglio in città per la scomparsa di Raffaele Modugno, figura di riferimento nel mondo dell’imprenditoria culturale e del restauro, nonché protagonista della rinascita del teatro Ricciardi. A ricordarlo con un lungo e commosso messaggio è il sindaco di Capua, che ne sottolinea l’eredità umana e professionale.
«Ho un grande dispiacere per la scomparsa di Raffaele, cui ero legato da un’amicizia nata alla fine degli anni Sessanta», ha dichiarato il primo cittadino. «Eravamo solo ragazzi, travolti dall’esplosione della musica e dei complessi come Beatles e Rolling Stones. Passavamo serate intere nel palazzo di famiglia dei Modugno per imparare a suonare. Io poi fui assorbito dalla politica, ma Raffaele non ha mai abbandonato la musica: l’organo elettronico lo ha accompagnato per tutta la vita».
Dal ricordo personale, il sindaco passa alla storia imprenditoriale della famiglia Modugno: «Dopo una parentesi da bancario a Milano, si dedicò alla direzione della Vincenzo Modugno Restauri, eccellenza capuana attiva dal XIX secolo nel settore dei Beni Culturali. Un’impresa che ha operato sui più importanti monumenti della Campania, del Mezzogiorno e dell’Italia, raggiungendo livelli di qualità riconosciuti a livello nazionale».
Modugno è stato anche un punto fermo della vita culturale cittadina: «Capua non perde solo un imprenditore di valore, ma un protagonista della sua vita culturale. Il Teatro Ricciardi è rinato grazie alla sua famiglia ed è oggi il più importante presidio di cultura e spettacolo di Terra di Lavoro».
Il sindaco ricorda anche il suo impegno nel Carnevale capuano, “guidato in diverse edizioni, tra cui quella del 1995, quando riuscì a riportare in città molti artisti casertani che crearono maschere e opere ancora oggi utilizzate”.
Infine, un pensiero personale: «Raffaele amava Capua, ne conosceva storia e potenzialità, ma anche la complessità del suo centro storico. Confrontarsi con lui era sempre fonte di stimoli. Ciao Raffaele, mi mancherai molto». Il sindaco ha poi rivolto un abbraccio alla moglie Giovanna, ai figli e a tutta la famiglia.

