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Rapina choc al medico, i 2 fermati: “Non siamo noi i banditi che cercate”

 

Macerata Campania. «Non siamo stati noi, c’è stato un errore di persona». È questa, in sintesi, la linea difensiva dei fratelli albanesi Samir ed Ergen Cami, di 32 e 35 anni, arrestati nei giorni scorsi tra Parete e Caserta con l’accusa di aver preso parte alla violenta rapina aggravata ai danni del dermatologo Luigi Nacca e della moglie. L’episodio risale alla notte tra il 27 e il 28 novembre di due anni fa, quando la coppia fu sorpresa nel sonno nella propria abitazione di Macerata Campania.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, due uomini armati e con il volto parzialmente coperto fecero irruzione nell’abitazione, minacciando i coniugi con una pistola e costringendoli, dopo averli immobilizzati e imbavagliati, a consegnare gioielli e denaro contante. Il bottino complessivo, stimato in circa 64mila euro, non è mai stato ritrovato.

Gli arresti sono stati eseguiti dai Carabinieri, al termine di una lunga attività investigativa coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta dal procuratore Pierpaolo Bruni. I due fratelli, assistiti dall’avvocato Fabio Visco, sono comparsi ieri davanti al giudice per le indagini preliminari Angela Mennella per l’interrogatorio di garanzia.

Nel corso dell’udienza, i Cami hanno ribadito la loro totale estraneità ai fatti, sostenendo di non essere gli autori della rapina. Il legale ha inoltre evidenziato alcune presunte incongruenze nel riconoscimento effettuato dalle vittime, in particolare in merito alla statura, alla corporatura e ad altri dettagli fisici, chiedendo la scarcerazione dei due assistiti.

Nonostante la richiesta difensiva, il gip ha convalidato gli arresti, disponendo la permanenza dei due uomini nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in attesa della decisione del Tribunale del Riesame.

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